Da soli ad osservare il tempo

Da soli ad osservare il tempo

Da soli ad osservare il tempo: restare fermi, in silenzio, a guardare, ad osservare, a cercare di capire perché tutto se ne va senza mai tornare…

Da soli ad osservare il tempo, nel vuoto dei giorni che scivolano via…

Capita spesso di restare da soli ad osservare il tempo, a vederlo andare via mentre resti ad attendere non si sa bene cosa, probabilmente perché non lo sai neppure tu… Eppure, intanto, il tempo vola via, scorre, scappa via senza nessuna pietà, sfugge tra le mani mentre cerchiamo di tenerlo fermo, mentre cerchiamo di evitare che ci lasci da soli in mezzo a tutto quel silenzio… Ma il tempo non accetta catene, e scappa, se ne va senza neppure chiederti il permesso. Semplicemente scappa libero, esattamente come tutte quelle giornate, come tutti quei tramonti in mezzo ai palazzi, a vedere le auto sfrecciare e andare via, correre verso chissà quale meta mentre resti fermo, mentre guardi la vita intorno che scivola silenziosa, e ancora cerchi di capire perché, e ancora cerchi di non sentire il senso di quel dolore che sembra pervaderti…

E così, in silenzio, la vita scivola, e i pomeriggi d’inverno si allungano a poco a poco, e i tramonti dipingono di rosa la città, e dalle case si sente già gli odori della cena, mentre tutti si apprestano a ritornare a casa, a rintanarsi davanti alla TV e alle padelle fumanti, davanti alle pietanze nel forno, davanti ad una pizza calda ed una Coca Cola, mentre il televisore parla e ti dà compagnia…

…Ma cosa rimane concretamente del tempo? Cosa rimane, a conti fatti, di quello che vivi, delle giornate che passi, delle pagine che sfogli sull’agenda, dei fogli sul calendario che se ne vanno via? Cosa rimane sei volti che ti hanno dato emozioni ed esperienze e sono spariti nel nulla? Cosa rimane di chi se ne è andato? Cosa rimane della vita vissuta? Cosa rimane dell’odore, delle scene, dei pomeriggi azzurri, delle risate, delle passeggiate, dei luoghi lontani, delle parole dette? Cosa rimane, in fondo, di tutta la vita che hai lasciato in mille agende ormai strappate, nelle parole ormai perse, nella vita che è già andata via? Di tutto questo, alla fine, cosa è rimasto se non un grande vuoto a cui cerchi di dare un senso?

E così, ti fermi, seduto su di una sedia, dietro un vetro, ad osservare in silenzio il mondo fuori. E non ti rendi conto che è già sera, è diventato buio.

E tu resti in silenzio, ad osservare il tempo.

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