Fotocopie sbiadite

Fotocopie sbiadte, di ciclici ricordi che scolorano con il tempo, con l’aiuto di chi, amandomi, torna a darmi speranze per il domani…

E’ strano come, in quegli stessi giorni, il cielo fosse scuro e pieno di pioggia: ancor più strana la solitudine di uno stesso giorno che, per una strana coincidenza, combacia con quello stesso ricordo.

Eppure è così: quando l’estate sta per sfiorire, resta tra le mani il ricordo del vento sulla pelle. Ma non è un ricordo triste, o che fa male: è soltanto un ricordo “statico”, una fotografia che vive solo nel passato. Quando torni a vivere, non hai più bisogno di pensare a quel che è stato e non è più.

Adesso è tutto diverso, tutto migliore: nuove facce, nuovi sorrisi, un nuovo amore, onesto, sincero, da coltivare, per amare ed essere amati. E di quel ricordo, cosa resta?

Resta la sua eredità che, ogni anno, rivive, in quello stesso periodo: tra le mani quello stesso vento, quegli stessi ricordi e, forse, quelle stesse sensazioni. Soltanto che, adesso, ci sono nuove speranze da stringere, nuovi progetti, nuove sensazioni da vivere.

L’estate sfiorisce, piano, e ci si appresta all’autunno: le stagioni cambiano insieme a me. Rinnoviamoci, per vivere, ancora, tante nuove sensazioni!