In Italia manca il lavoro, ma ce n’è uno che nessuno vuole fare, e potrebbe dare impiego a tantissimi giovani: l’artigiano. Scopriamo perché.
In Italia, 31 giovani su 100 sono senza lavoro: dati che fanno rabbrividire, specialmente perché ciò ipoteca il futuro di milioni di ragazzi e ragazze, che naturalmente non vedono speranze di cambiamento. Eppure, c’è un lavoro che potrebbe dare impiego a tanti di loro, ma che viene “snobbato”. Stiamo parlando dell’artigiano: con questo termine, s’intendono lavori come il sarto, il vetraio, l’addetto alla conceria e tantissimi altri lavori manuali che potrebbero, davvero, fare la differenza.
Perché vengano “snobbati” non si capisce: forse perché richiedono sforzo fisico e fatica, forse perché vengono visti come lavori non capaci di dare sicurezze, o forse perché richiedono troppa responsabilità, essendo propedeutici all’apertura di un’attività, verosimilmente, in proprio.
Eppure, lo ripetiamo, questo tipo di mestieri potrebbero aiutare molti giovani garantendo loro un futuro: peraltro, ci sono anche diversi incentivi per l’acquisto di macchinari e l’avvio di imprese, passo passo, mattone dopo mattone. Certo, è innegabile che serva un minimo di sforzo e fatica, ma è chiaro che “l’erbavoglio non cresce neppure nel giardino del Re!”
E allora, non sarebbe davvero il caso di “ripensare” il proprio modo di vedere le cose? Non sarebbe il caso, per molti giovani, di investire il loro futuro su questo tipo di attività? Riflettiamoci: ripartiamo anche da queste piccole cose per far ripartire la nostra amata patria!
8 Commenti
Se comunque, non si hanno dei liquidi propri, non c’è, e non ci sarà aiuto da parte di nessun ente,fin quando, la tua piccola attività non darà qualche frutto! L’idea è apprezzabile, ma dal dire al fare c’è in mezzo il mare!
Beh, ci sono degli incentivi per i giovani, questo è da dire!
Si, ci sono, ma se prima non metti del tuo, non ne prendi, fidati, ci sono passati i miei figli! fai la richiesta e dopo circa sei mesi, se tutto va bene te ne danno una parte, ma questi ragazzi se non lavorano o non hanno i genitori con la i la possibilità di aiutarli, come fanno?
Bella domanda…
Iniziare una attività propria, come artigiano, è molto indicato ma i grandi ostacoli sono posti dalla burocrazia e da i costi notevoli: fitto, condominio, luce, telefono, tassa smaltimento rifiuti, tassa insegna, costo commercialista ecc. ecc. tutte spese mensili a cui aggiungere i contributi ed altro……a fronte di tutto ciò…è proprio impossibile essere incoraggiati.
Quindi se si vuole aiutare i giovani a rilanciare se stessi e l’Italia occorre aiutarli dando contributi e possibilmente non facendo pagare le tasse x almeno 2 anni .
Questa è un’OTTIMA deduzione!
Sarebbe bellissimo per tanti ragazzi se non fosse che le tasse per questa categoria sono altissime, la concorrenza di prodotti scarsi ma meno costosi è insuperabile in questo momento di crisi e per finire la pensione di un artigiano è da fame.
Anche questo è verissimo, purtroppo…