Ho capito che non mi eri affatto indifferente...

Ho capito che non mi eri affatto indifferente

Ho capito che non mi eri affatto indifferente… E l’ho compreso quasi subito, quando mi hai raccontato la tua storia, e quando mi sono reso conto che non avrei avuto nessuna speranza con te!

Ho capito che non mi eri affatto indifferente… L’ho compreso immediatamente quando, parlandoti, ho capito che non eri come tutte le altre persone che avevo conosciuto fino a quel momento. Ed è andata a finire che avevo ragione: è andato a finire che, in qualche maniera, non mi sei mai stata indifferente, e a piccoli passi ho finito con il perdere completamente la testa per te, perché si… Ho capito che iniziavo, ed inizio, a provare delle cose per te che non mi riesco a spiegare, anche se so che – come sempre accade nella mia vita – non ho proprio nessuna speranza con te, perché so che per te non sono quel che vorrei essere, ma è notte, ed io ti sto scrivendo mentre ti penso e piango, dopo aver sentito per ore la tua voce che ancora mi sento atrocemente dentro.

E ne ho passate mille per cercare di averti, e lo rifarei miliardi di altre volte ancora, pur sapendo che, purtroppo, il risultato non potrebbe che essere il medesimo, ma io non posso non dare voce e retta a quello che sento e provo per te, anche se per te non sarò mai niente di quello che vorrei essere davvero, anche se per te è tutto completamente diverso, ma io non posso non dirti quanto tu riesca a farmi sentire cose che non sentivo da anni e da anni, e non potevo mai immaginare che, un giorno, sarebbe andata a finire così.

E se soltanto tu lo vorresti, se soltanto tu mi dessi un singolo cenno, io non perderei tempo a renderti la persona più felice del mondo, ma, serenamente, accetto che questo non accadrà ne ora e ne mai. Ma è il destino di chi visse per amare. O, forse, per amarti.

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