I cocci che restano, tra le parole, i pensieri, i ricordi, e tutto quello che rimane oggi del tempo di ieri, mentre pensi a domani…
I cocci che restano, nel silenzio di un dolore sottile…
Mi sono sempre chiesto perché, alla fine di un amore, restano sempre i cocci, come fossero macerie che non sanno più darti nulla, tranne che far sentire la loro pesantissima presenza. Sono cocci di ricordi, cocci di voci che restano in mente, di risate che sono andate perdute per sempre e restano incastonate dentro serate che sapevano di gioia, di amici, di pizza, di Coca Cola, di risate, di luci e di festa. Restano cocci taglienti che si distruggono e si disgregano nel tempo che passa, nonostante ti resti dentro il peso dei ricordi e dei frammenti di vita vissuta. Resti senza parole, perché di parole non ce ne sono più, e quelle che sono rimaste, ormai, sono completamente inutili, anche se avevi ancora tantissimo da dire, da raccontare, da osservare, da ridere e da piangere, ma, di fatto, ormai non serve più. Tutto è inutile, e le parole restano strozzate in gola, e si seccano cadendo giù. Qualche volta, la tua mente torna indietro, e cerchi di sorridere di tutto, e ti accorgi che c’è ancora un sorriso, ma è una smorfia che si perde nel pianto e nel vuoto, e nel silenzio che è rimasto. È un sorriso strano e silenzioso, di chi ricorda quanto è stato, ma non ti ha lasciato niente, di chi pensa a quello che fu e vede ciò che è. Il tempo ti cambia irrimediabilmente, cambia le tue prospettive e rende differente il tuo modo di affrontare la vita, le persone, le cose che provi e che senti, e forse ti rende più maturo, anche per affrontare quel passato che non c’è più. E qualche volta, ti chiedi come sarebbe andata se fossi stato in grado di applicare ieri la stessa maturità di oggi, nel pensiero e nelle azioni. Chissà cosa sarebbe potuto cambiare, cosa avresti potuto rendere differente e quanta sofferenza avresti potuto evitare. Col senno di poi siamo tutti bravi, lo so. Di certo, guardo quei cocci e non ho più le parole e la forza di reagire, di pensare a cosa poteva andare differentemente, a cosa è stato, a quello che poteva essere. Sono tutti discorsi inutili che esauriscono ogni tua risorsa mentale.
Ma il peso dei cocci che restano, ora, fa più male della loro integrità e totalità. E la sola cosa che trovo sensata è un enorme silenzio…