I ricordi della sera

I ricordi della sera

I ricordi della sera, le luci colorate, i pensieri, le parole, i progetti immaginando qualcosa che sarebbe stato: vita che vive in un tempo passato.

I ricordi della sera, le parole nascoste da un velo di ombre che si frappongono alla luce delle auto, mentre il cielo è sereno e blu scuro, di una tinta particolare, strana come l’aria che si respira quando la sera arriva presto, specialmente d’inverno, e mentre sei in auto racconti e ti racconti, pensieri, ricordi, immagini, sorridi, discuti.

Manca molto di tutta quella routine, come manca molto di tutto quel tempo che è passato e che non ha risparmiato niente e nessuno, come nessuna frase è rimasta viva al trascorrere della vita che ci siamo lasciati alle spalle: eppure, qualcosa sembra ricordarmi quel tempo, come se, per un solo istante, l’aria avesse ancora quegli odori, quei profumi, quella magia che vive nella vita della sera, nella gente che passeggia chiusa nelle proprie giacche per non sentire freddo, mentre provi emozioni sempre nuove, sempre meravigliose, sempre stupende.

Se cammini e ti osservi intorno, l’aria è piena di sensazioni, di odore di cibo che esce dalle finestre, dai locali, dalle cucine, dalle case, dai negozi, e ti vien voglia di camminare, mano nella mano, ancora un po, e forse è anche per questo che la mente corre via, indietro nel tempo, a splendidi frangenti, a meravigliosi ricordi tenuti nascosti come nascosti restano gli sguardi di una vita che è passata, di un tempo che è andato via, che non torna più, che non ha più nulla di uguale da offrire, perché nessuno è più uguale a quella vita che è mutata per sempre, a quelle persone che non hanno lasciato una sola traccia sul proprio cammino.

Forse sono cambiato io, forse è cambiato il tempo, forse sono soltanto certi dolori che sono rimasti immutati…

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