Il buio in fondo, in quelle giornate in cui non sembra vedersi una luce in fondo, e non sai nemmeno dove trovare una soluzione…
Il buio in fondo, nel vuoto di certe giornate nere…
Ci sono giornate in cui non si vede lontano, e la sola cosa che vedi, in fondo, è il buio: ci sono tanti dubbi sul futuro, su quello che sarà, sul tempo che passa, sulle incertezze che ci dona il tempo, sulla mancanza di stabilità e certezze fondanti, e sebbene cerchi di far finta di nulla, no…
In queste giornate spesso pensi e ripensi a quello che ti aspetta, e certe volte non riesci a trovare soluzioni e risposte a domande che ti passano costantemente per la mente, e vorresti che molte cose siano diverse, e vorresti che cambiasse il vento e le situazioni, ma ti guardi intorno, pensi alle persone care, al tempo che passa anche per loro, al tempo che passa anche per te, alle giornate che si accumulano una sull’altra come i mattoncini del Tetris, con la sola differenza che ogni giornata che passa è una riga di mattoncini perduta che non ritorna. Resti fermo, per alcuni minuti, nel caldo afoso di un pomeriggio a sentire cantare le cicale, e appena torni con la mente alla realtà ti rendi conto che il sole se ne è già andato via, dietro i palazzi, un po’ come la metafora di un tempo che scorre sempre più veloce e non ti lascia tregue, e non ti lascia spazi, non ti lascia tempo per ragionare, per capire, per comprendere quello che conta davvero… E’ una specie di treno in corsa: se cadi non soltanto ti fai male, ma lo perdi, non riesci più ad acciuffarlo, resti inesorabilmente indietro, e ti resta molto poco tranne che di aspettare un treno che passi, se passi.
Sono giornate in cui ti prende male: forse poi passa, ma i pensieri lasciano cicatrici e segni sulla pelle che rimangono, e fare finta di niente, in fondo, è sempre più difficile…