Il cambiamento nasce quando decidi di liberarti dal passato: in quel preciso momento, si accende la scintilla necessaria ad innestare il nuovo!
Il cambiamento nasce quando decidi di liberarti dal passato, anche se è tutt’altro che facile…
Il cambiamento ci fa paura: questa cosa è normale, e accade proprio perché siamo umani. Noi esseri umani, infatti, non siamo “programmati” per il cambiamento: il nuovo, quello che non conosciamo, quello che non ci è familiare, ci fa paura, e questo comportamento trova ed innesta le sue origini in un passato remoto, quasi come una sorta di “eredità” tramandata da un passato in cui le logiche di sopravvivenza erano, sicuramente, ben differenti rispetto ad oggi! Eppure, non può esistere cambiamento senza coraggio: spesse volte restiamo “ancorati” a ciò che ci fa stare bene, a quello che ci è familiare, anche se rappresenta una sorta di “zavorra” verso il cambiamento, verso il miglioramento, verso il futuro. E così, finiamo con il restare legati a persone, pensieri, sentimenti, oggetti: sembra che non abbiano valore, sembra che non abbiano una reale valenza, eppure hanno una sorta di “potere invisibile”, ovvero quello di legarsi in maniera indissolubile a situazioni, eventi, pensieri, persone che non hanno più nessuna evidenza nel presente che stiamo vivendo, che non hanno più alcun valore e, quindi, nessuna necessità di legarci ad esse in qualsiasi modo! Ecco perché credo che il cambiamento richieda coraggio: è normale che cambiare ci faccia paura, che quello che non conosciamo ci metta angoscia, che imboccare una nuova strada rispetto a quella che conosciamo possa incuterci timore e ansia rispetto alle conseguenze, ma un vecchio adagio dice “chi non risica non rosica!”, e, a conti fatti, le probabilità che qualcosa vada male sono assolutamente le stesse rispetto al fatto che qualcosa possa andare bene!
Riflettendo bene, quindi, non c’è nessun motivo per temere Il cambiamento: geneticamente, però, non siamo stati costruiti per agevolare il nuovo, per assimilare il cambiamento. Ecco perché dobbiamo fare uno sforzo in più: fa paura, ma, nella maggior parte dei casi, ne vale decisamente la pena!