Il compito del dare un senso al nulla

Il compito del dare un senso al nulla

Il compito del dare un senso al nulla resta la più grande difficoltà con cui ci si ritrova a dover fare i conti giorno dopo giorno…

Il compito del dare un senso al nulla è quanto di più gravoso ci si ritrovi a dover affrontare: devi lottare con te stesso, cercare di dare un senso a tutto quello che hai perso e alla nuova realtà con cui convivere, lasciando perdere, dimenticando i pezzi di vita che ti hanno strappato, i luoghi e le consuetudini di un tempo, la meraviglia di momenti perfetti e magici ormai reclusi nei ricordi e nella mente, che rimangono soltanto tristi ricordi da rispolverare quando ti ritrovi a camminare lungo una strada, lungo un marciapiede che hai ricalcato per così tanto tempo da sembrarti un’eternità.

E poi non resta che ricordare: ricordarti che la primavera aveva un odore, ricordarti che il tempo aveva un colore che ha perso, la vita aveva un battito allegro, come una gioia nell’aria, come le strade ricche di quella sensazione di rinascita che si è persa, si è persa per sempre ed irrimediabilmente. Toccherebbe sperare in un miracolo, toccherebbe credere che è ancora possibile che qualcosa cambi, ma cosa può cambiare, quando può cambiare, perché dovrebbe cambiare?

In fondo, è già successo, ed essendo già successo hai, ormai, imparato a non illuderti di più, perché ti sei già fatto del male abbastanza credendo realtà qualcosa che di reale non aveva nulla e, verosimilmente, non avrebbe mai potuto aver nulla: ti resta l’illusione di credere che la sera abbia ancora il suo odore, come ogni sera, aprendo la finestra, cerchi ancora un’illusione che neppure esiste.

E così, torni solamente a domandarti che senso possa avere questo vuoto, che significato sincero e profondo abbia… Ma non trovi mai una vera risposta, capace di aprirti uno spiraglio, un orizzonte, uno squarcio di sereno…

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