E siamo a 38: il tempo vola, e tante riflessioni si affollano nella mia mente. Cercherò di riordinare, come sempre, tutte le idee!
E siamo giunti a 38 anni: non starò qui, come ogni anno, a dire che il tempo sta volando troppo velocemente, semplicemente perché lo so bene e lo sa la mia barba ed i miei capelli, dove iniziano a far capolino i primi peli bianchi. ChatGPT mi dice che “non mi devo preoccupare, è assolutamente normale perché già si comincia dai trent’anni”, ma dentro di me so bene che questo tempo se ne sta andando via in maniera maledettamente veloce, anche se, forse, non lo voglio ammettere.
Non farò nessuna retorica: di strada da fare e di obiettivi da raggiungere ce ne sono ancora parecchi, e devo dire menomale. Credo che avere consapevolezza del fatto che ci sia ancora tanto da lavorare rappresenti un ottimo vettore per non arrendersi e continuare a trovare la spinta a fare sempre di più, questo è vero. Però, dentro di me, c’è sempre quella voce che mi fa pensare al tempo che se ne è andato, a quando sembrava ieri che avevo diciotto anni e sono passati più di venti anni.
Può andare meglio? Beh: in generale credo che ci sia sempre modo e tempo per migliorarsi e migliorare. In molti mi dicono che anche coloro che, alla mia età, dicono di aver già raggiunto tutte le tappe, in fondo, hanno lo stesso un briciolo di infelicità ed incompletezza interiore. Se è così non lo so: so soltanto, per certo, che di cose ne ho fatte parecchie, e ne mancano ancora molte altre.
Ho imparato a non anticipare niente e a non avere aspettative. Semplicemente, andiamo avanti comunque: vediamo cosa ne esce. Ed oggi, festeggiamo e, per un santo giorno, fottiamocene di tutto!