Il loop di un dolore personale sembra volersi perdere nei giorni che sembrano essere sempre gli stessi, tra grigiore e silenzio, tra ricordi e tristezza…
Il loop di un dolore personale si perde nel tempo, si perde nelle giornate di una vita che sembra sbagliata, vuota, come se quello che manca fosse l’unica via d’uscita alla sofferenza che tanta, troppa gente non si degna neppure di vedere.
Eppure loro, quelli che sono “bravi”, quelli che hanno sempre un consiglio giusto, anche quando non glielo hai neppure chiesto, continuano a dirti che “devi farcela da solo”, che si vive serenamente senza dover pensare a nessuno, senza dover credere a nessuno, senza dover cercare l’appoggio o l’abbraccio di nessuno, che si va avanti uguale, tanto l’unica persona che è realmente importante sei tu, e se tu non cambi le cose non hai proprio diritto di lamentarti…
…A parole è un teorema bellissimo, ma la vita non è soltanto vivere per inerzia fingendo di non aver bisogno di niente e di nessuno: vivere significa condividere la propria storia con qualcuno, cercare un abbraccio, aver bisogno di sentirsi al sicuro, no dover trovare, costantemente, in se stessi tutto ciò che dovremmo trovare nella nostra metà, negli altri, in una persona con cui condividere il resto del nostro tempo, e se tutto questo non c’è finire con il doversi accontentare e non lamentarsi, tanto “che ti lamenti a fare, cambia qualcosa? E’ produttivo? Devi fare leva solamente su te stesso, non devi aspettarti niente dagli altri! La tua vita la devi vivere a prescindere da quello che c’è o non c’è, tanto la persona più importante sei tu, la persona al centro sei sempre tu!”
Tutto vero, tutto bello, ma un abbraccio, il bisogno di sentirsi davvero al sicuro, di certo non li trovi alla fine delle tue braccia…
(FOTO: Matteo Poletti)