Il silenzio dell’allontanarsi: un silenzio che, a conti fatti, non è mai un vero e proprio silenzio. Anzi: proprio il contrario!
Il silenzio dell’allontanarsi: no, non è affatto un vero silenzio!
Il silenzio dell’allontanarsi non è mai un vero e proprio silenzio: è il risultato di parole non ascoltate, di gesti non visti, di intere giornate passate a parlare e discutere quasi come se si fosse da soli. Ci si allontana spesso silenziosamente, è vero, ma in realtà non è del tutto così: il nostro interlocutore, spesso, non capisce, non si rende conto, o trova più facile non capire che tutto ciò che ci dà fastidio e non viene mai modificato, tutto ciò che non permette una crescita, tutto ciò che diventa ostativo ad un rapporto di qualsiasi tipo, sia amicale, sia sentimentale, sia lavorativo, o di qualsiasi altro genere, finisce irrimediabilmente con l’allontanare le persone sfiancando la loro resistenza alla riluttanza al cambiamento. È parecchio difficile affermare che ci si allontana silenziosamente: sarebbe molto più onesto affermare che non si è voluto dar seguito ad un cambiamento necessario, all’allontanamento di tutti quei fattori che creano problemi all’interno di un rapporto. Non si può dire che una persona, una mattina, si sveglia e si allontana da un’altra: le persone, tendenzialmente, non sono né stupide né matte, ma, più semplicemente, si sono stancate della staticità dei rapporti, si sono stancate di vedere che non cambia mai nulla, che tutto resta uguale, che si resta impantanati in mille circoli viziosi da cui non c’è modo di uscire. In qualche maniera, scatta quel meccanismo che ti mette di fronte alla scelta obbligata di allontanarti progressivamente da quello che non si vuole far cambiare: c’è una bella differenza tra ciò che non può cambiare e ciò che non si desidera cambiare. Fateci caso! È sempre più difficile affermare che un allontanamento avviene in maniera silenziosa: sarebbe più onesto dire che, forse, le persone dovrebbero imparare a fare maggiormente i conti con la propria coscienza.
Ma si sa: la maturità è riservata a pochissimi…