Il silenzio intorno al suono

Il silenzio intorno al suono

Il silenzio intorno al suono, in quelle sere in cui tutto vive, in cui tutto scorre, tranne quel silenzio che fa da cornice ad un tempo che sembra non passare più…

Il silenzio intorno al suono, e quella gente che vive, si diverte, scherza, gioca, mentre guardi, mentre osservi, e ti accorgi che il tempo non voler passare più: cerchi qualcosa da fare, trovi delle idee, cerchi di ricamare delle speranze, qualcosa di obiettivo da vivere, ma ti rendi conto che non rimane niente se non il dolore della delusione, della vita che scorre in mezzo all’indifferenza, del tempo che passa, menefreghista di tutto e tutti, mentre altri giorni si aggiungono ai giorni, altra vita si aggiunge ad un tempo che cerca perché, che cerca speranze, e che non riesce neppure a trovarle.

Resta a far da cornice il suono delle auto che sfrecciano, che corrono verso chissà quale meta vicina o lontana, della vita che, fuori dalla finestra, fuori da quelle quattro mura, corre e si dimena per le strade, per i marciapiedi, per i locali sempre pieni di persone, di vita da vivere, di sorrisi da osservare e da condividere, mentre la gente non si rende neppure conto di quanto quel sorriso possa far la differenza nelle vite degli altri, di quanto quei sorrisi possano essere la chiave della vita di un’altra persona, e qualcosa rimane li, per scontato, quasi come se tutto fosse lecito, se tutto fosse obbligatorio. Mentre qualcuno prega per trovare quell’amore, quei sorrisi, quei baci che neppure esistono, che neppure lontanamente sembrano voler vivere…

Eppure, resta da cornice solamente il suono delle risate lontane. Poi chiudi la porta, e ti lasci dietro un altro sabato sera di dolore, di silenzi, di ricordi, di vita andata e gettata in fondo a chissà quale cassetto, come lettere ingiallite perdute nei voli del tempo…

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