La folla, la musica, il divertimento, le risate, e il tuo sguardo, triste, adagiato su di un tavolo, guardando, in silenzio, verso un punto indefinito della stanza…
Chissà quanti pensieri nella tua mente, quante sensazioni, quante parole, come un angelo senz’ali, guardando ed ascoltando quelle stesse sensazioni, quegli stessi silenzi, quelle stesse parole che la tua mente vorrebbe dire e che, forse, non dici.
Ti guardo mentre osservi l’orizzonte dal finestrino di un auto, e sospiri guardando le luci arancioni di un’autostrada. Chissà cosa pensi, chissà cosa ha partorito la tua mente, chissà quale pensiero nasce dal colore di quella lampada.
Ti guardo, ancora li: accenni un sorriso, velato di quella malinconica tristezza che osservo, ogni volta che ti guardo, come un piccolo segreto nascosto nel profondo del cuore. Quanto mi piacerebbe capire il perchè di quegli occhi chge luccicano: sorridi ad una battuta, accenni a due parole, poi torni li, in disparte.
So che, forse, rideresti leggendo queste poche righe, e forse diresti “no, non è vero. In fondo ti stai sbagliando”, ma difficilmente uno sguardo riesce a mentire: gli occhi, specchio della nostra anima, sono vicini al nostro cuore, alle nostre emozioni, piccole o grandi che siano. L’innocenza che mi sembra di rivedere negli stessi tuoi occhi ogni volta che, in mezzo alla folla, rivedo il tuo sguardo triste…
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Riuscire a non piangere perché nella stanza c’è troppa gente è un’arte ormai, e anche adesso sto provando a far finta di nulla, ad assaporare le tue parole senza far crollare il muro che mi protegge dal mondo e, che, protegge voi da me.
Ma non ci sto riuscendo bene, una lacrima è riuscita a scappare e adesso sta carezzando lentamente il mio viso, fermandosi a coccolare ogni centimetro della mia pelle.
E’ vero sono io, in quelle parole ci sono io, il mio mondo, le mie emozioni, e mi dispiace che tu ci stia male, che i tuoi dolci occhi siano costretti a guardare nei miei e a vedere soltanto vuoto, tristezza.
Ti Amo!
Bacio tesoro