
Sarebbe il crollo di un mito: il “Punto G”, ovvero il punto di massimo piacere femminile, sembra essere una vera e propria “bufala”.
Questi i dati risultati da uno studio condotto dal King’s College London: se per anni vi siete affannati alla ricerca di questo “straordinario” punto del piacere, e alla fine avete messo “punto” (e non in quel senso!) e vi siete rassegnati, sappiate che non siete i soli.
Il prestigioso Times, infatti, riporta le storie di 1804 donne secondo il quale la presenza del “Punto” è totalmente soggettiva: se non bastasse, poi, il professor Tim Spector rincara la dose, confermando che “non esistono tracce reali della sua presenza“, nonostante un ricercatore sia stato in grado di “fotografarlo” attraverso un’ecografia (parafrasando Teresa Mannino: “quell’ecografia dev’essere venuta mossa!” N.D.Giomba)
Dalla ricerca, effettuata su donne tra 23 e 83 anni, è emerso che per il 56% delle intervistate il “Punto G” esiste ma, ad affermarlo, erano soltanto le donne sessualmente attive.
Insomma: la questione sulla sua (presunta) esistenza resta insoluta. Che ci sia o no, tuttavia, l’importante è trovare il proprio equilibrio con il partner ed essere felici. Il resto “viene” da se!