Invisibile storia di una persona qualunque

Invisibile storia di una persona qualunque

Invisibile storia di una persona qualunque, in mezzo alla gente, in mezzo alle persone, alle auto, alla città che corre e non ha mai tempo per te…

Invisibile storia di una persona qualunque: in fondo, chi ha tempo per ascoltare la storia di sofferenza e di dolore di una persona qualunque, in un tempo qualunque…

Figurati se la gente, la città, la vita, ha tempo da dedicare alla tua storia, alle tue emozioni, ai tuoi ricordi, alle lacrime che non si vedono, forse anche perché nessuno le vede… Si finisce, insomma, per diventare invisibile in mezzo a tanta altra gente, tutta uguale, come se fossi una lettera in mezzo ad un libro, in mezzo a tantissime altre lettere, perdendo quasi il tuo senso personale, il senso del tuo quotidiano…

…Che poi, ad un certo punto, ti domandi pure quale senso possa avere la costante, quotidiana, sfida a cui vieni sottoposto, con mille sfide e mille persone a cui dover dar sempre conto e ragione, come se qualcuna di loro ne desse mai a te: cosa resta, concretamente, del tempo che ti ritrovi a vivere, calato in mezzo a giorni sempre uguali?

Deve pur avere un senso l’esperienza del vivere questa vita costantemente costellata da vuoti, da immagini già viste, già conosciute: eppure, se un senso c’è, io non riesco proprio a comprenderlo, ad osservarlo, a capirlo. Anzi, mi verrebbe quasi da dire che non ci sto capendo più niente: il solo compito a cui si è chiamati è quello di vivere, e farlo comunque, a qualunque costo, anche se non capisci il senso di tantissime cose…

…E la mente non può fare nient’altro che tornare indietro a tempi felici, fatti di sereno, fatti di colori, fatti di vita vera: silenziosamente, tutto sembra essersi spento e diventato silenzioso. E ancora adesso, la sola cosa che riesci a fare è chiederti “perché”…

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