Italia, il Paese dove non si ha ancora accesso al Web

Sembra un’esagerazione, ma purtroppo non lo è: l’Italia è al quarto posto tra i Paesi maggiormente “arretrati” in ambito di utilizzo di Internet. I dettagli.

Assurdo. La notizia fa scatenare una rabbia che verrebbe voglia di prendere a maleparole chiunque capiti a tiro: siamo in Italia, nel 2013, e 38 persone su 100 non hanno mai avuto accesso ad Internet, non sanno cos’è, come si usa e a cosa serve. Non riesco a giustificare nulla di tutto ciò.

Per me che, da diverso tempo, sono un professionista del settore, con tanti anni di carriera sul groppone, tutto questo è inconcepibile: se guardo al 1990, rispetto a oggi, non è cambiato un accidenti di niente. E non sono di certo io a dirlo: la stessa AgCom lamenta che le cose vanno troppo male, e in un Paese come l’Italia è inconcepibile che il diritto alla comunicazione e all’accesso al Web sia negato a più di un terzo del Paese! E’ un assurdità, è inconcepibile!

E’ mai possibile, porca di quella vacca, che nessuno riesca a sconfiggere, una volta e per sempre, il “Digital Divide” nel nostro paese? E’ mai possibile che esistono zone d’Italia dove Internet non esiste e, se esiste, va ancora a 28K? Seriamente, nessuno prova vergogna?

E’ mai possibile che si perda ancora tempo con la Banda Larga o la Fibra Ottica? E’ mai possibile che solo le grandi città, e neppure tutte, abbiano accesso alle Reti a 100 MB/s mentre gli altri si attaccano al tram?

Dai, seriamente: non prendiamoci “per il giro”. Basta perdere tempo: le chiacchiere stanno a zero. Dati del genere non sono più concepibili: non lamentiamoci, poi, di essere “la barzelletta d’Europa”, crogliolandoci nella solita demagogia di “questo o quello al Governo”, del “piove, Governo ladro”.

Iniziamo, anzitutto, ad essere NOI STESSI promotori di un cambiamento: siamo NOI, OGGI, a scrivere le pagine di domani. Non dimentichiamocene…

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