L’ansia che nessuno vede, ma che c’è, che esiste, che è vivida e presente: quanto può fare male il peso dell’indifferenza?
L’ansia che nessuno vede, ed il peso di tutto il male che fa…
Chissà in quanti si ritroveranno nella sensazione di quell’ansia che nessuno vede: parlo di quella terribile morsa che ti colpisce allo stomaco, di quel dolore piantato dentro che non passa e che aumenta all’aumentare dei pensieri, delle paure, e delle preoccupazioni che distruggono il tuo quieto vivere… Gli altri non se ne rendono conto: continui ad andare avanti nonostante tutto, cerchi di reagire e sopravvivere giorno dopo giorno, ma dentro di te conosci bene quelle sensazioni e tutto il male che si portano appresso, e tutta la sofferenza che non riesci in nessun modo a descrivere. Vorresti cercare di parlare, vorresti cercare di far capire come ti senti, vorresti cercare di dare un senso a tutte quelle brutte sensazioni che provi istante dopo istante, ma non c’è modo di cambiare le regole del gioco: le giornate si susseguono mentre le settimane passano e vanno via, diventando mesi ed anni che vorresti cambiare e rendere veramente differenti, ma non puoi fare altro che restare fermo, seduto su una metaforica panchina a veder sfiorire le stagioni e i singoli giorni… Avresti la forza di cambiare il mondo, ma senza le opportunità, senza la reale spinta al cambiamento, il mondo non si cambia e tutto resta fermo fermo: il tempo si assottiglia e diventa sempre di meno, e le giornate si sciolgono sotto il peso del vuoto che le circonda. È veramente un peccato sentire quelle brutte sensazioni, cercare di far finta di nulla, dovere andare avanti in maniera così difficile e tenendo dentro il peso di quel dolore, di quella sofferenza che non riesci a raccontare ma che sai essere presente, che sa farti del male più di un pugno nello stomaco. Vorresti davvero che molte cose prendessero una strada differente, che le giornate diventassero più a misura dei tuoi sogni e delle tue speranze, che la vita divenisse più serena e più comprensiva nei tuoi confronti, ma desiderare non basta, e, purtroppo, non puoi fare altro che vedere sfiorire questo tempo, mentre torni indietro con la mente alle giornate felici, ad un tempo spensierato che non può ritornare più. E pensare che eri una persona così ricca di sogni e di speranze, ma la vita ha distrutto ogni singolo sogno, frantumato sotto le pietrate del tempo e della disillusione, della gente e della loro cattiveria, di una realtà che non riesce più a rappresentarti ma continua a farti del male. Che cosa è rimasto di tutti quei sogni, di tutte quelle speranze, di tutti quei progetti, di tutto ciò che credevi veramente potesse fare la differenza?
Non è rimasto nulla. Solo macerie e silenzio…