Sembra strano ma è così: accade in Malesia, dove un giovane è stato condannato dalle autorità a scrivere “scusa” 100 volte sulla propria bacheca!
La vicenda, vuole che “chi di Twitter ferisce, di Twitter perisce”: Fahmi Fadzil, scrittore malese, ha usato qualche “parola di troppo” proprio su Twitter, nei confronti della rivista “Female Magazine”, presso cui lavora la compagna. Il giovane, infatti, aveva ipotizzato dei maltrattamenti sul luogo di lavoro dopo che la donna è rimasta incinta.
Il risultato? Fahmi dovrà pubblicare, nell’arco di tre giorni, ad orari ben precisi, per 100 volte, il seguente tweet: “ho diffamato BluInc Media & Female Magazine. I miei tweet sul loro trattamento delle risorse umane erano falsi. Ritiro perciò tali parole e me ne scuso”.
Risultato, questo, che mette d’accordo entrambe le parti: Fahmi, infatti, sconta una pena che, tuttavia, sta dando parecchia notorietà, sia a lui che al magazine stesso!
Insomma: la vita di rete diventa sempre più “reale”: ricordate, quindi, che chi sbaglia paga, anzi tweeta… A caro prezzo!
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La condanna di un reato? Si sconta tramite Twitter!…
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