La linea degli amori tranciati, dentro i silenzi che restano, dentro le parole che nessuno ha più avuto il coraggio di dire o di poter dire…
La linea degli amori tranciati, e tutto quel vuoto che è rimasto intorno…
A volte credo che esista una sottilissima ed invisibile linea degli amori tranciati, quelli fatti a pezzi e distrutti senza troppa pietà: sono quegli amori a cui è stata tolta la linfa vitale, la vita e la voglia di crescere e di andare avanti. Sono amori spesso finiti volontariamente, consapevolmente, magari senza pensare troppo alle conseguenze, e sono quegli stessi sentimenti che lasciano intorno un vuoto che non si può descrivere, e che si perde nel dolore dei pomeriggi che non finiscono più, delle serate trascorse a camminare sui marciapiedi vuoti, con la pioggia che ti batte sulle spalle, mentre ti rinchiudi dentro il tuo cappotto, e senti caderti addosso le gocce sempre più veloci, e mentre ti giri osservi quegli stessi luoghi, e ti rendi conto di quanto silenzio sia rimasto. Torni a casa chiuso dentro te stesso, con gli occhi fissi sui tuoi passi, nel silenzio della notte, quasi invisibile e nascosto come i gatti che si mimetizzano nelle tenebre della sera. I pensieri si affollano nella tua mente, cerchi di pensare a mille soluzioni, a mille idee per far trascorrere quelle ore interminabili, ma tutto intorno continui a sentire la gente che si diverte a sorride, le persone che continuano a vivere la loro vita, che continuano a sperare dentro i loro progetti comuni, e dentro te aumenta la consapevolezza di aver perso tutto quello che per te era importante, e non certo perché lo hai voluto tu, ma perché, quasi sempre, piangi le scelte degli altri. Rivedere quelle stesse scene a distanza di anni non fa soltanto male, ma genera dentro una grandissima rabbia: la rabbia del tempo perduto, la rabbia di ciò in cui hai inutilmente creduto, la rabbia della distruzione dei sentimenti senza nessuna pietà, e la consapevolezza di quanto sia stato facile, per la controparte, cancellare tutto, probabilmente perché non viveva con la stessa importanza che hai vissuto tu in quel periodo così strano ma incredibile e bello. Tutto questo lascia dentro un grande dolore ed una grande rabbia: credo che tutte quelle emozioni siano legate da questa silenziosa e lunga linea degli amori tranciati, dei sentimenti che hanno distrutto, che hanno ucciso senza troppa pietà. E l’unica domanda che ti resta, e che non ha una risposta, è soltanto il chiederti perché, perché tutto questo, perché tutto questo dolore e tutta questa cattiveria.
Ma nessuno ti risponde.
(Illustrazione di Rob Art)