La stanchezza di una banale mediocrità, e di quel nulla che ti resta nel vuoto che questa gente lascia dentro se e dietro se: un enorme, gigantesco vuoto…
La stanchezza di una banale mediocrità ed il suo senso di vuoto così svilente…
Se non sapete cosa sono i sacrifici, se tutto vi è (secondo voi) dovuto, davvero: almeno evitate di vantarvi. Anche perché, detto tra noi, non fate proprio una bella figura: capisco bene che scappiate dalla vostra realtà che non vi piace, dalla vostra vita galleggiante nella mediocrità, lo so. Ma per quanto ancora potrete stare a fuggire prima di rendervi conto che non potrete sfuggire a vita da voi stessi? Far fronte alla banale mediocrità di gente che vuole apparire importante, alla lunga stanca: puoi sempre cercare di guardare le cose secondo ottiche diverse, e, addirittura, puoi anche cercare di metterti nei loro panni, ma ciò che esce fuori è sempre la stessa, medesima, banale mediocrità.
Tanta gente mi critica per il mio essere così pragmatico: a me non vanno tanto le chiacchiere, ma preferisco i fatti che siano concreti. Tutte quelle belle parole che ti riempiono il viso e gli occhi, che si distruggono alla prova della concretezza, sinceramente mi danno ai nervi e non riesco proprio a sopportarle. Tutt’altro. Per quanto la gente metta in atto quei volontari meccanismi di “presa in giro” più o meno cosciente verso gli altri, attraverso tutta quell’ostentazione che, alla fine della fiera, è bella, magari fa pure cascare qualcuno, ma poi non ti porta a niente di concreto, credo che il tempo sia spietato, e direi anche “menomale”.
Tutte le maschere cascano, fidatevi: quella banale mediocrità spacciata per talento, conoscenza, capacità, di botto viene meno, crollando sotto il peso della concretezza a cui è impossibile sfuggire: per quanto tu possa continuare a cercare di far cascare quanta più gente nella tua trappola di ostentazione – e magari ci riesci pure, per carità – giunge un momento in cui vieni messo alla prova, ma alla prova vera, quella dei fatti, quella in cui ci sei tu e soltanto tu, e non c’è altra gente in giro, e non hai proprio niente da stare li a fare. Quando arriva quel momento, hai poco da discutere: li, esce la vera essenza di te stesso. Perché si: sarò anche esagerato, tutto quello che volete, ma credo che non ci sia niente di più bello del proprio lavoro, della propria fatica, dei propri sacrifici. Chi vive una realtà distorta, chi non fa sacrifici, chi non sa cosa significa lavorare, chi non sa cosa significa sudare, cosa significa davvero fare sforzi enormi per vincere, per portare avanti un progetto, un’idea, e poter dire “si, ce l’ho fatta da solo, da zero, senza aiuto di nessuno”, non potrà mai comprendere quanta soddisfazione ti porti essere DAVVERO importante, non tanto per gli altri, per chi ti sta intorno, ma PER TE!
Purtroppo, non a tutti è permesso comprendere e rendersi conto di quanto bello ed importante sia. Confido nella vita: presto o tardi, ti da sempre una lezione. E ad un certo punto, impari. Che ti piaccia oppure no!