Sento certe cose al TG che, credetemi, mi fanno venire voglia seriamente di prendere a “maleparole” chi si trova nel raggio di almeno tre kilometri: giusto di qualche giorno fa è la notizia di quel ragazzo trentenne che, a seguito della morte della madre per un intervento sbagliato, si vedrà risarcire dalla ASL la “paghetta” che la donna gli dava.
Oh, intendiamoci: è giusto che chi sbagli paga, ed è assolutamente fuori discussione, come nessuno vuole incentrare l’attenzione sulla povera donna, ennesima vittima di una sanità che perde colpi.
No, il discorso è diverso: il ragazzo, nonostante, probabilmente, economicamente indipendente, si era, effettivamente visto respingere dal Tribunale Civile e dalla Corte d’Appello il “danno patrimoniale” derivante dalla mancata paghetta. La Cassazione ha invece sovvertito la sentenza, dando ragione al giovane, “per effetto del venir meno delle provvidenze aggiuntive che il genitore gli destinava“.
Ripeto: nessuno qui mette in discussione la donna. E forse nemmeno il giovane stesso: il fatto è che quando sento certe notizie, mi viene fortemente da pensare a come si possa, poi, dar torto a Brunetta quando dice che “sono i genitori a viziare i figli“.
Ribadisco: prendo come esempio questa storia, ma non parlo solo ed esclusivamente di questa: i TG e i giornali sono pieni di storie simili, come quell’uomo costretto a pagare gli studi alla figlia quasi quarantenne fuori corso all’Università! (O.O)
Per mio principio personale,
sono sempre stato contrario alla “paghetta”: l’ho sempre vista, quasi, come una forma di “regalìa” dal senso parecchio arcano. Se poi la “paghetta” fa rima con “bamboccione”, non possiamo, di certo, lamentarci!
4 Commenti
io non ho voce in capitolo,ho un figlio di 50anni,bravo lavoratore ma purtroppo un eterno bamboccione,lavora fa straordinari,pochi perchè con i tempi che corrono è già una grazia lavorare,guadagna circa 1000€ al mese,per fortuna che la casa dove abita è sua però ci sono 150€ di spese fisse più le straordinarie,luce gas telefono,l’assicurazione macchina che ha più di 10 anni,benzina bollo ecc…..dimmi come potrebbe non essere un bamboccione?fin che ci sono io mangia a casa mia,mica posso fargli pagare,se non ce nè non ce nè e allora ci arrangiamo,vedi che tanti sono bamboccioni per farza non per scelta ciao Ida
a proposito sai che il mio blog su tiscali non è ancora stato ripristinato……….
E’ ovvio che ci sono situazioni in cui si diventa “bamboccioni” non certo per propria volontà!
A proposito del tuo Blog, certo che lo so che ancora non vi sono stati ripristinati! ;)
Auguri per i vostri blog!
Non si e’ bamboccioni, questa e’ la vita.
Comunque io me ne sono andato all’estero, ed anche se ogni posto ha i suoi problemi, vi devo dire che in Italia e’ assurdo, almeno nella maggior parte dei paesi esteri che ho conosciuto aiutano la piccola imprenditoria, ed hai tempo per aggiustarti ai regolamenti, insomma se hai una idea, non ti servono 100 mila euro per provarla, giusto il desiderio, ed un po’ di soldi, ma non come in Italia, che devi cadere in ma no agli strozzini delle banche.
E ciò la dice lunga direi…