La Festa dei Lavoratori in nome della tutela dei lavoratori stessi

Oggi è il Primo Maggio , festa di tutti i lavoratori , ed è proprio in nome del lavoro che , oggi più che mai , questa festa è dedicata alla sicurezza nei luoghi di lavoro .
Certo , ogni giorno dev’essere quello giusto per affrontare e sensibilizzare su questo importantissimo argomento , visti gli eventi di cui , sempre più spesso , i telegiornali ci parlano , rendendoci partecipi di una situazione difficile e sempre più tragica . E allora , nel giorno in cui si festeggiano i lavoratori , è importante dedicare questa giornata alla sensibilizzazione , perchè sia un giorno di ferie , in cui riposarsi e divertirsi , complice anche la bella giornata , senza però dimenticarci di riflettere e fare qualcosa !

7 Commenti

  1. Bravo Giomba, ben detto.

    Sono talmente tante le notizie che arrivano rigurado le morti bianche che oramai ci stiamo quasi facendo l’abitudine :-(

    Non dobbiamo mai rassegnarci e fare l’abitudine a questo tipo di disgrazie.

    Non conosco l’età di tutti i frequentatori di questo blog. Posso immaginare che, nell’eterogeneità vi sia qualcuno che ancora deve immettersi nel mondo del lavoro. Quindi esorto chi deve ancora “affrontare” un impiego ad informarsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Così come deve fare chi già è sotto contratto….

    I primi responsabili della nostra sicurezza siamo noi: informiamoci e stiamo attenti.

    Troppe vole, per risparmiare 20 euro di un indumento o dispositivo di sicurezza… si fanno i conti con gli incidenti.

    Non si risparmia sulla sicurezza. MAI!

    E non ci si risparmia sulle informazioni.

    Coraggio ragazzi, la prima parola sta proprio a noi!!!!!

  2. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Quindi all’interno della nostra società, e di molte altre società, il lavoro è quella condizione necessaria, per far si che gli individui possano trarre per se e le proprie famiglie, ciò che gli necessita per poter vivere una esistenza dignitosa.
    Io credo, senza presunzione, che in queste righe ci sia il succo; che queste righe ci spiegano l’assurdo; che non esiste un modo … “normale” di morire, ma tra i modi più assurdi, morire di lavoro è il più assurdo di tutti. Concordo con chi afferma che siamo i fautori della nostra sicurezza, ma gli equipaggiamenti da soli non bastano; bisogna che anche i comportamenti siano adeguati. 22 anni di fabbrica mi danno l’esperienza necessaria a dire che che è meglio utilizzare un dispositivo di sicurezza in più, che magari ci fa perdere un pò di tempo,ma che ci protegge più efficaciemente, pittosto che cercare di velocizzare il lavoro perdendo in sicurezza.

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