La tendenza dei giovani : un'occhio alla casa e uno ... Ai Coinquilini !

Leggo su "Metro News" che , stando alla tendenza dei giovani che cercano casa , prima di dare un’occhio alla casa stessa , in ordine d’importanza , si preferisca dare un’occhiata ai coinquilini con cui si andrà a "coabitare" .
Sembra , infatti , che sia più importante sapere di abitare insieme alle persone giuste , che magari condividano gli stessi interessi , aspirazioni , ma sopratutto che siano persone simpatiche , piuttosto che sapere come sia , fisicamente , formata la casa che si sta cercando .
Conosco molti ragazzi che abitano in quelle che vengono più comunemente definite "case per studenti" : sono per lo più ragazzi e ragazze che non abitano qui a Palermo , magari abitano in provincia , ma per frequentare l’Università qui decidono di prendere , solitamente in affitto , in piccolo appartamentino nelle vicinanze dell’Università stessa .
Qui a Palermo , le case per gli studenti , di norma , sono tutte concentrare in zona "Policlinico" , oppure , chi può , abita direttamente nelle abitazioni messe a disposizione dall’Università stessa (le famose abitazioni "Santi Romano") , ma , vi dirò la verità , non mi risulta che i colleghi e le colleghe abbiano scelto l’abitazione in relazione a chi abiterà insieme a loro !
La nuova tendenza , però , sembra essere questa : voi cosa ne pensate ? A voi la parola !

10 Commenti

  1. Mah, sinceramente quando mi sono dovuta cercare una sistemazione ho cmq valutato anche in base a chi c’era nei paraggi e in che zona andavo a stare…. ma il primo filtro è stato quello di scegliere qualcosa di non eccessivamente costoso.

    Ovvio che se ho dei coinquilini o vicini strani mi guardo bene dall’andare lì!

    baci

    papera

  2. Ahahah ricordo quando cercavo appartamento…le innumerevoli volte che ho cercato appartamento durante l’università: all’inizio dai più importanza alla casa e alla posizione, poi magari trovi amici con cui condividere almeno la ricerca dell’appartamento, perchè non è detto che si trovi quello adatto a tutti (dipende da luogo, prezzo, ampiezza stanze ecc)…ma l’ultima volta fu la più ardua: mi fecero un vero e proprio colloquio (anche perchè avrei dovuto condividere pure la stanza!), con domande trabocchetto per sapere se fumavo, inchieste sul tipo di musica che mi piaceva e sulle case precedenti, dovetti tornarci uan seconda volta perchè non avevano un’idea chiara su di me: beh se non hai visto l’appartamento spagnolo guardalo, è realistico! Alla fin fine per star bene l’importante non è la casa enorme nuovissima e superaccessoriata, ma la compagnia: se non vai daccordo coi coinquilini la migliore delle ville ti sembrerà orribile e ne fuggirai appena puoi.

    Buona giornata e grazie per il salto nel mio blog :)

  3. Ciao Daniele…io vivo in un condominio quasi perfetto…ho per vicino due coppie gay…e sono veramente fantastici…e poi qualche tranquilla famigliola…le riunioni di condominio sembrano dei ritrovi di vecchi amici…mi trovo benissimo…:-)

  4. ciau

    grz del passaggio

    beh io abito in un castello … sulle nuvole,..

    ..

    tuo post – importante pr me andare d accordo con gli latri perke coabitare una casa bellissima modermissima e non condividere serenamente… nn mi andrenne

    a presto

    v

  5. Beh a me è successa una cosa un pò strana … fino al ’97 vivevo a Roma con i miei, poi arrivata qui a Cagliari ho vissuto per circa un mese e mezzo in un residence anche perchè nonsapevo se sarei rimasta. Poi ho vinto il concorso in Teatro e più o meno contemporaneamente mi sono fidanzata con Carlo, il mio attuale marito per cui sono andata a vivere con lui un una villetta inizi ‘900 fatiscente, un pò da bohemienne. Comunque poi siamo andati in affitto a Monserrato per 3 anni. L’acquisto della nuova casa qui dove viviamo tutt’ora a Selargius ha del misterioso. In realtà non eravamo in cerca di una casa, anche perchè non avevamo a disposizione molti soldi. Ma un giorno un amico dice a Carlo che c’è una casa in vendita … andiamo a fare un sopralluogo notturno, così per vederla da fuori … a me è piaciutga subito però ci siamo detti: non è ancorfa il momento, non abbiamo una lira (era il 2001 e c’erano le Lire). C’era un cartello appeso con il numero dell’agenzia che si occupava della vendita. Abbiamo preso un appuntamento così, tanto per toglierci lo sfizio … beh, quando sono entrata nella casa e sono salita al piano di sopra mi è venuto un flash: un sogno che avevo fatto circa 5 anni prima quando non sapevo che sarei venuta in sardegna in cui avevo sognato mia nonna che morta e il luogo del sogno era proprio quella mansarda!!!! Inutile dirvi che abbiamo fatto dui tutto per riuscira a cpomprarla e nonostante mille difficoltà ci siamo riusciti … era un segno del destino!!!! Mandi nenet e scusate per la lungaggine!!!

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