Lento sfiorire

Lento sfiorire

Lento sfiorire di persone, luoghi e sentimenti, perché ciò che finisce ha sempre un perché da ragionare e ricercare. Talvolta neanche troppo celato.

Lento sfiorire di persone, luoghi, volti, sentimenti: talvolta, le persone vanno via, così come i sentimenti e ciò che proviamo. Ci scervelliamo nel cercare di trovare motivazioni e perché, ma, spesse volte, i motivi non sono neanche troppo nascosti. Anzi, al contrario, sono palesi, ma forse fa più comodo non vederli ed accettarli! Credo, piuttosto, che il lento sfiorire sia figlio, soprattutto, principalmente, di azioni reiterate nel tempo e, probabilmente, per troppo tempo ignorate, che terminano, ad un certo punto, con il distruggere rapporti ed amori, annientando il bello, la bellezza del vivere quel tempo che dovrebbe essere di gioia lieta. Ed invece, tutto si perde nel vuoto del silenzio e dell’assenza che, purtroppo, non perdona.

L’assenza è pari alla privazione d’acqua per una pianta: potrà cercare di durare quanto può, quanto più le è possibile, ma la sua fine è inevitabile e biologica. Così per l’amore: l’assenza, purtroppo, riesce a distruggere i bei sentimenti, cancellati ed annientati da ciò che non c’è, da quel continuare ad essere soli che, alla fine, rende abituale la stessa solitudine, e ti fa rendere conto che, a conti fatti, non è probabilmente cambiato niente, e ciò che resta è, probabilmente, mera illusione, ma niente più di quello… E così, quel lento sfiorire guida verso la fine di ciò che ti aveva dato immensa gioia, ma, lentamente, il silenzio cancella la gioia e lascia l’amaro della solitudine, di un vuoto reiterato per troppo tempo. Ad un certo momento, tu guardi allo specchio, e ti rendi conto che la verità è una, una sola e palese.

E probabilmente, capisci che illudersi a cosa non ha alcun senso, tranne quello di reiterare, inutilmente, quel lento sfiorire ormai terribilmente chiaro…

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