L'incoerenza comunista: istruzioni per l'uso

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” si diceva un tempo: la dimostrazione, ben più concreta, è che le parole se le porta via il vento!

Parliamo dell’incoerenza di una sinistra sempre più allo sbando, probabilmente consapevole di una difficoltà di fondo che la attanaglia, a cui è rimasta soltanto l’arma dell’attaccare e dello scatenare quel clima di odio che ha già diversi e pericolosissimi precedenti nella storia.

Si, perchè di pura incoerenza si tratta: gli esempi si sprecano.
Si parla tanto di rispetto delle leggi, si parla del “Tiranno” che si fa le leggi ad personam. Certo, facile a parlare se prima non ci si guarda allo specchio: è il caso di ricordare che c’è chi si fa le trasmissioni “ad personam” in barba a tutte le regolamentazioni sulla “Par Condicio”?
Come dire, lo butti fuori dalla porta e riciccia dalla finestra!

Ah già, ma “il rispetto della legge” è scarosanto: e la faziosità?
Non è forse uno spettacolo di faziosità all’ennesima potenza una trasmissione fatta al solo scopo di essere liberi di attaccare? Non si genera ancor più odio politico?
Fare politica e mancare di correttezza sono due cose ben diverse: chi è senza peccato scagli la prima pietra, appunto!

Il “Tiranno”, certo, colui che non ha rispetto per le istituzioni: vogliamo forse ricordare le gravissime ed ingiuriose offese verso gli Organi di Governo e verso il Capo dello Stato, più volte definito mafioso e inutile? Chi è senza peccato scagli la prima pietra, appunto!

La demagogia si spreca: è facile lanciare una trasmissione fatta, ripetiamo, per attaccare e poi imperlarla come “il più grande evento mai apparso finora, il più grande sciopero bianco della storia dell’uomo”. Ma per piacere: altro che “evento”, è l’occasione giusta per trovare l’escamotage per la “libertà d’insulto”!

E vogliamo parlare di quei due miliardi di Euro di deficit nelle “Regioni Rosse”? Chi è senza peccato scagli la prima pietra, appunto!

Ah già, e poi c’è la libertà di espressione: e certo, quella è importante. E’ il “Tiranno” a censurare, a far chiudere i talk show politici!
Vi dice nulla il “DDL Levi – Prodi”? Massì, quel famoso “disegno di legge” che ha fatto esplodere la rivolta sul Web, che fu più volte definito “Decreto Ammazza Blog”, e che costrinse lo stesso legislatore ad attuare una modifica, sottolineando che la legge non poteva essere applicata ai Blog! Non è forse, quello, un bavaglio alla libertà di espressione? Chi è senza peccato scagli la prima pietra, appunto!

Secondo me (ed è difficile che lo dica) stavolta ha proprio ragione Beppe Grillo:

“Dicono che io divido la sinistra: ma cosa devo dividere se la sinistra non esiste?”

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