L’insegnamento dell’”Influenza A”

Era l’inizio di quest’anno, e il mondo si preparava a fronteggiare quella che era stata definita la più grande pandemia che occhio umano avesse mai visto: si trattava, invece, della più grande bufala che l’uomo abbia mai potuto rifilare!

Inutile dire che stiamo parlando della tanto famigerata, e alla fine innocua, “Influenza A“, o “AH1N1” o “Virus Suino”, chiamatelo come vi pare: passavano i giorni nel terrore, con i telegiornali che facevano la conta giornaliera dei morti, in un impeto di “distorsione involontaria“, riflessa ed “inoculata” dalle major che hanno urlato “ai ripari”.

E certo, si è scoperto solo dopo che dietro al terrore scaturito dall’Influenza A c’era il business dei vaccini: tutti raccomandavano “fatevi il vaccino, è importante, arriverà la pandemia, colpirà tutti” e tutti, ovviamente, sono andati appresso alle notizie. Personalmente, non ci ho mai creduto, e mai ho pensato, minimamente, di avvicinarmi a quel vaccino, e, col senno di poi, avevo ragione.

L'”influenza A”, infatti, altro non era che una banalissima influenza, uguale a quella che colpisce, ogni anno, migliaia di persone, costringendole a letto. I tassi di mortalità erano quelli assolutamente normali, in linea, e alle volte anche minori, rispetto a tutte le altre influenze cui siamo abituati da anni.

Quelle “regole di igiene” maniacale, sono le stesse che andrebbero usate per ogni normale influenza: nel caso dell’Influenza A, invece, sono servite ad alimentare il “business parallelo” degli “igienizzanti per mani” che, guarda caso, ci raccomandavano fortemente di comprare!

Peccato, però, che la stessa Influenza A ce l’abbiano rifilata come “la più grande pandemia che la storia abbia mai conosciuto”: bisgonava ripararsi assolutamente dal pericolo di contrarla. Mi sa che, invece, l’unica cosa da cui sarebbe stato corretto ripararsi era l’opinione pubblica!

Era dall’alto, dalle major, che arrivava l’allarme mondiale di comprare (e farsi) assolutamente i vaccini: ci hanno fatto credere che era quasi la fine del mondo, soltanto per uno scopo. I soldi.

Lo stesso “Bel Paese” ha comprato scorte, scorte, scorte e ancora scorte di questo vaccino che, alla fine, si è rivelato totalmente inutile. E itanto sprechiamo i soldi!

Tutto questo, però, è servito, almeno, a darci una lezione: fidiamoci meno degli allarmismi, dei titoloni sui giornali, della frenesia e del panico, e impariamo a ragionare più con la nostra mente, sforzandoci sempre di guardare oltre il nostro naso, oltre ciò che la TV e i giornali c’impongono di sentire. Insomma: abbiamo il cervello: usiamolo!

2 Commenti

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