Stressati sul lavoro? State rinunciando a 33 anni della vostra vita: lo dice la scienza. Scopriamo perché.
Chi soffre di importanti stress lavorativi, sta, letteralmente, rinunciando a 33 anni della propria vita. A tanto ammontano gli anni tolti dallo stress sul posto di lavoro: ad affermarlo è una ricerca dell’Harvard University, portata a termine a seguito dell’analisi su 18 gruppi di volontari, suddivisi per etnia, sesso ed istruzione. Dopodiché, i dati relativi alla situazione lavorativa di questi volontari, sono stati incrociati con i tassi di mortalità e l’aspettativa di vita.
Dall’analisi è, quindi, emerso che a far maggiormente le spese dello stress lavorativo sono coloro che hanno livelli d’istruzione più bassi, quantificati in meno di 12 anni di studio. Lo stress (e relativi danni) aumentano per via di variabili come mancanza di lavoro, precarietà, licenziamenti e turni massacranti, oltre, ovviamente/principalmente, ad un’ambiente di lavoro ostile e per nulla confortevole!
L’insieme di tali fattori è stato, quindi, “quantificato” in relazione ai danni provocabili: in questo modo si è giunti alla conclusione che tale stress può ridurre l’aspettativa di vita fino a 33 anni. Un dato molto importante, se consideriamo che, in buona sostanza, porta all’accorciamento di quasi metà della vita che è possibile vivere!
Insomma: alla prossima litigata in ufficio, pensateci due volte… Ne vale davvero la pena?