Maturità, questa sconosciuta, questa parola così strana da rendere inaccessibile a molti il concetto di ciò che è logico e ciò che non lo è affatto…
Maturità, questa sconosciuta… Nonostante dovrei già essermi ampiamente abituato agli esseri umani e alle loro stranezze, c’è sempre qualcosa che riesce, in qualche maniera, a convincermi del fatto che non ho ancora visto tutto, e che al peggio, di fatto, non ci sia mai fine: la maturità, talvolta, è un concetto che sembra non appartenere a molte persone, e non è per niente una questione di età, proprio perché, quest’ultima, non è per niente un fattore “discriminante” sulla maturità che le persone dovrebbero aver imparato ad assumere. E invece no.
Trovo meraviglioso, ad esempio, chi scappa via senza nemmeno avere un confronto con te, e questo ci riporta alla questione del ghosting, di cui, se ben ricordate, ho parlato in diretta qualche giorno fa durante il “Bar Giomba in Podcast”: resti sempre a metà tra il sorpreso e il senza parole quando ti accorgi di persone che, senza una ragione, semplicemente scappano, se la danno a gambe levate pur di non avere un confronto maturo con te. (NOTA: mi è capitato due volte, nella stessa giornata, con due persone diverse… Fatevi voi i calcoli!) Ti bloccano, scappano via, e mentre tu cerchi di capire per quale motivo queste persone non vogliano confrontarsi con te, non vogliano sentire anche il tuo parere e la tua “campana” nelle discussioni più “arzigogolate” – probabilmente perché, per loro, è ben più comodo credere alla realtà che hanno sentito da altro piuttosto che fare i conti con la vera realtà e con i fatti dimostrabili – non ti rendi conto di quanto queste persone debbano ancora crescere e maturare, comprendere anzitutto loro stesse prima di aspettarsi che siano altri a capire perché si comportino in questo modo.
Non sono perfetto, per carità, ma quantomeno sono felice: felice di non essere come certe persone!