Mi manca l’azzurrità di quei gesti semplici, di una direzione verso cui guardare ed osservare insieme, sperando in un domani sempre migliore….
Mi manca l’azzurrità di quei gesti semplici, nascosti in una quotidianità leggera, in un tempo condiviso e silenziosamente sicuro di quel che ci sussurrava…
Mi manca l’azzurrità che traspariva da pomeriggi sereni, da gioie indescrivibili nel pensare ad un abbraccio sincero, ad un caldo abbraccio dove potersi perdere in mezzo ai pomeriggi ghiacciati. E non posso dimenticarmi di tante passeggiate, di tanti luoghi, di tante ore in giro per la città ascoltando la radio e assaporando il gusto di un domani che avremmo voluto vivere insieme, che avremmo desiderato come si desidera qualcosa che non sai neppure tu.
E guarda adesso come si sono spenti quei colori, come si sono sbiaditi, come hanno perso la loro magia, il loro amore: i colori, le strade, gli odori, i profumi, sembrano aver perso almeno la metà di quel che erano davvero, di quel che erano prima, di quello che erano quando tutto sembrava voler essere un sogno, quando tutto aveva il preciso marchio della vita da vivere insieme, delle speranze da condividere, delle gioie da guardare con gli stessi occhi.
Ed ora, ora che è rimasto: sono rimasti silenzi, sono rimaste ore lunghissime fatte di pensieri e di auto che sfrecciano verso neppure so dove, ed è rimasto un lungo, silenzioso, cammino verso una meta che non ho neppure capito quale sia, mentre sentro dentro il peso di tutto il tempo che è passato e di tutto quello che dovrà ancora passare prima di scavallare tutto quello che è stato, prima di pensare che è stato solo un periodo che non vale la pena di ricordare.
Ma figurati, figurati se è tutto così semplice e se la gente può mai spingersi a capire…