Mi sono stancato di comprendere sempre tutti, di essere sempre accondiscendente, di comprendere i fatti di persone che di me se ne strafregano!
Mi sono stancato di comprendere sempre tutti! Sarà anche una brutta cosa, ma ad una certa sono anche stanco di comprendere sempre tutti, di capire che tutti, poverini, hanno i loro problemi, le loro difficoltà, le loro crisi, per poi rendermi conto che, a costoro, non frega assolutamente niente di me, dei miei pensieri, del mio tempo, delle mie paure, delle mie ragioni, di quello che è per me importante!
Sono stanco di quei rapporti che non hanno reciprocità, in cui solo uno ti spinge ad essere migliore, in cui solo uno ti cerca, in cui solo uno ti prega di essere presente, e sono stanco, ancora, di tutti quei rapporti che pretendono di non essere veri, che pretendono di restare in una sorta di aura virtuale, di “esserci senza esserci”, di persone che dicono di esserci ma, fisicamente, non sai neppure che faccia abbiano per quanto poco, o mai, esse si siano fatte vive! Mi dispiace – anzi, non mi dispiace – ma ho bisogno di vita, di movimento, di persone che esistono, che vogliano intraprendere il cammino della vita insieme a me, che abbiano voglia di camminare insieme, che quando gli chiedi se ci sono per poter parlare, arrivano, si ritagliano del tempo, esistono fisicamente anche solo per invitarti a fare un banalissimo giro intorno al palazzo, parlando, raccontando, facendoti sfogare, ascoltandoti, consigliandoti.
Mi sono stancato di tutti quei rapporti fasulli in cui qualcuno ti fa credere di essere importante, ti fa credere di esserci, ma poi, a conti fatti, non lo vedi mai: semplicemente, adesso dico basta, perché, ancora una volta, siamo noi i primi ad essere importanti per noi stessi, e sempre noi i primi a doverci rispettare e difenderci. Senza mezze scuse.