Nel silenzio di questa notte, mentre i pensieri si perdono lungo strade che la mente, forse, neppure conosce. E tutto si fa vuoto…
Nel silenzio di questa notte, mentre tutto intorno si fa il vuoto…
Sono fermo dentro il silenzio di questa notte. Fuori dalla finestra, sento il verso di diversi uccelli che sembrano parlare tra di loro. Dovrei andare a dormire, ma il peso dei pensieri mi schiaccia irrimediabilmente, e poi la notte mi sembra infinita, e il sonno non arriva, ed io vorrei parlare e dire mille cose, ma è così brutto restare soli nel silenzio, a vederti scorrere addosso la vita mentre cerchi un’altra scusa per distrarti, ma senza riuscirci. Nel silenzio di questa notte mi sento solo, mi sento vuoto e invisibile, ma la gente non se ne rende neppure conto. Pensano che vada tutto bene, ma probabilmente non hanno reale interesse a capire come stai, cosa senti dentro. Vorrei solo urlare tutto il dolore che ho dentro, tutto il male che mi hanno fatto le persone, e vorrei far capire cosa si prova a non essere veramente importante per nessuno, a non essere una priorità per qualcuno, a non aver qualcuno che vive per te, e che ti darebbe ogni parte di sé per renderti felice… Gran parte della mia vita è segnata dalla solitudine e dal vuoto. Le cicatrici dell’abbandono sembrano medaglie al valore, ma fanno male come fa soffrire ogni cicatrice viva sul tuo corpo, mentre ti perdi nei dettagli, nei ricordi e nelle paure. Sento ancora addosso la sofferenza delle sere trascorse in solitudine, a camminare da solo lungo i marciapiedi deserti, a guardare la città vivere e sorridere mentre tu non sai che fare per non sentire dentro quelle urla che il vuoto fa riecheggiare e rimbombare. Vorrei pensare di aver fatto la cosa giusta, vorrei credere che era così che doveva andare, ma fa molto male avere la consapevolezza di quanto non sia servito a niente amare davvero e aver dato ogni parte del tuo cuore, anche se oggi, purtroppo, non mi fido più, o forse non ne sono più capace, ma so che, forse, è accaduto ciò che temevo. Il dolore mi ha reso arido e indifferente. Il tempo trascorso a piangere e distruggermi mentre il resto del mondo se ne fotteva della mia sofferenza, mi ha cambiato irrimediabilmente. Adesso è passato tutto il contorno, tutto ciò che è “extra”, ma è rimasto un triste senso di vuoto e delusione, di rabbia e dolore, che si ripete lungo tutte quelle sere in cui dovrei essere circondato da pace e sorrisi, da luci e voci, ed invece mi ritrovo da solo, a camminare in mezzo al buio e al silenzio delle strade, in una, cento, mille sere, magari sotto la pioggia. Mentre cammino osservo le case illuminate, la gente che cena e guarda la TV, e per la strada ci sono solo io. E vorrei fosse tutto differente da così, ma ho capito che non ho più la forza di illudermi che le cose cambieranno. Più che altro, sono stanco di continuare a prendere in giro me stesso giocando ad illudermi.
Non cambia niente. E sento dentro una rabbia talmente grande da impedirmi di reagire, per quanto strano e paradossale sia. So soltanto che non voglio più, che non ci riesco più.
Dalla finestra inizia a filtrare la luce. E mi perdo nel silenzio di questa notte.