Nessuno era al mio fianco tranne me

Nessuno era al mio fianco tranne me

Nessuno era al mio fianco tranne me nei momenti più bui e difficili, nelle difficoltà, nelle incertezze, nella paura. Nessuno lo è ancora adesso, tranne me.

Nessuno era al mio fianco, nessuno è al mio fianco, tranne me: nei momenti più bui, tristi, complicati, difficili, nessuno mi era accanto tranne me stesso, tranne la mia stessa necessità di trovare soluzioni concrete e rapide senza l’aiuto di nessuno, senza bisogno che qualcuno aggiustasse le situazioni per me. No, c’ero soltanto io, e so soltanto io cosa significa e cosa si prova, quanto male si sente addosso, quanta paura, quanta ansia, quanti battiti del cuore al galoppo pensando a come poter fare per riuscire a far quadrare tutti i conti e portare avanti tutte le proprie responsabilità.

C’ero solamente io e nessun altro quando tutto divenne complicato, difficile, terribilmente in salita: c’ero solamente io quando c’erano problemi da risolvere, e ancora adesso ci sono solamente io a risolvermi i problemi, perché credo che sia anche giusto, ad un certo punto della propria vita, smuoversi e risolversi i problemi da se, senza cercare sempre l’appoggia, la mano salvifica d’aiuto, la guida magica che risolva ogni tipo di problema. No: semplicemente bisogna non soltanto darsi forza a prescindere da tutto e da tutti, ma bisogna essere talmente forti da non arrendersi e talmente forti da trovare soluzioni concrete a problemi concreti, senza pensare troppo al domani, senza pensare troppo alle conseguenze, a quel che sarà, a quel che ne verrà. Tocca vivere ed affrontare quel che verrà a viso aperto, a muso duro, lottando contro qualsiasi problema che possa venirsi a porre e che noi – e questo va sempre ricordato – non possiamo sapere a priori.

Non c’era nessuno accanto a me: c’ero solamente io, e ci sono – ancora – solamente io. E va anche bene così!

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