Non accetto lezioni da gente che non sa cosa significa vivere!

Non accetto lezioni da gente che non sa cosa significa vivere

Non accetto lezioni da gente che non sa cosa significa vivere! Posso accettarle da persone migliori di me, e sicuramente ne esistono, ma non da gente così!

Non accetto lezioni da gente che non sa cosa significa vivere! Non ho la benché minima intenzione di dover censurare ogni mio pensiero, qualsiasi esso sia, solamente per la paura o per la possibilità di ferire qualcuno che si sente preso in causa non essendo minimamente calcolato da nessuna delle mie parole o dei miei pensieri. E sinceramente, questo mi fa ben pensare che costoro abbiano ben più del proverbiale “carbone bagnato” di cui parlavo ieri, ma, piuttosto, che abbiano una serissima ossessione nei confronti del sottoscritto, tale da starlo a spiare anche a distanza di tanto e troppo tempo. E poi invitano gli altri a fare quello che non sanno fare loro, ma lasciamo perdere.

No, il concetto è che io non accetto lezioncine da persone che non sanno, realmente, cosa significa la vita, cosa significa vivere, cosa significa mettersi in gioco ed in discussione: racconterò sempre la mia realtà, così come la vedo, così come la sento, e se ne faccia una ragione chi passa il tempo a spiare qualsiasi cosa faccio, dico o scrivo. Che poi, mo: spiare è anche una parola grossa, se si considera che, di fatto, sono un personaggio pubblico da quasi vent’anni, e, di certo, ciò che scrivo ha una eco ed una rilevanza, e non è certo nascosto qualsiasi mio pensiero, anzi, mi guardo bene dall’evitare che lo sia, per cui, figurarsi…

Mi da fastidio chi ti da lezioni e non si guarda allo specchio, chi sputa nel piatto dove ha mangiato, chi crede che qualsiasi tuo pensiero sia da riferirsi a loro, forse proprio perché – ribadisco – hanno la coda di paglia. Ma, sopratutto, tendo sempre a diffidare da chi dice agli altri di essere persone sole quando non ha, evidentemente, specchi in casa che riflettano la loro pochezza. No, rassegnatevi: non mi avrete mai come pretendete che io sia. Io dirò sempre quel che ho dentro, nel bene e nel male. Non fingerò mai di avere una vita splendida, scintillante, fatta di emozioni e paillettes, per poi nascondermi dietro ad un dito: se sarò felice, triste, emozionato, incazzato, deluso, amareggiato, sarò SEMPRE E COMUNQUE IO, a qualsiasi costo, e senza dover dimostrare niente a nessuno tranne che a me questo. E questa cosa, vi piaccia o non vi piaccia, sarà sempre ed assolutamente così: mettetevi il cuore in pace, voi che pretendete che della vostra falsità se ne faccia una ragione di vita, voi che credete di essere il centro del mondo e dei pensieri della gente che una vita ce l’ha e se l’è costruita, anzi RIcostruita da zero. Cosa che, evidentemente, voi non siete mai stati in grado di fare: ma d’altronde, si fa, è nel vostro adorato stile gettare la vostra merda sugli altri, il vostro fango, la vostra totale mancanza di TUTTO incolpando gli altri di tutto ciò che voi non siete e non sarete mai. Sfogherò sempre ogni mio pensiero senza nessuna censura e senza nessun pensiero su chi possa sentirsi “preso in considerazione” dai miei pensieri, che, di fatto, sono solamente MIEI, e di nessun altro, ne riferiti a qualcuno nello specifico. Lo dico a favore di chi, evidentemente, pensa ancora di avere una qualsiasi forma di ascendente su di me, ma non ha luce per riflettere se stesso.

Vi piaccia o no, dirò sempre quello che ho dentro e quello che sento dentro. Fatevene una cazzo di ragione.

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