Non ho ancora imparato a non rimanerci male: per quanto io tenti di distanziare certi dolori, no. Proprio non riesco…
Non ho ancora imparato a non rimanerci male: eppure, a volte so che certe parole se le porterà via il vento, come so che tante altre saranno completamente inutili. Eppure, in cuor mio, mi illudo ancora che le cose possano cambiare: nonostante tutto, però, non ho ancora imparato a non rimanerci male.
È quasi come illudersi che il finale sarà diverso, pur conoscendolo perfettamente: stai bene che certe parole ti faranno soffrire, come sai bene che tante altre saranno completamente inutili. Eppure, nonostante tutto, nonostante tutti, il tuo cuore ti spinge ancora sperare, a credere che stavolta sarà diverso. Ma, regolarmente, ti ritrovi a provare sempre la stessa, medesima, sofferenza.
La verità è che dovremmo semplicemente imparare a renderci conto che certe cose non cambiano: dovremmo avere piena consapevolezza che le nostre parole, talvolta, saranno semplicemente inutili, e voleranno via portate dal vento come le foglie d’autunno. Sperare che le cose cambino, sperare che la gente cambi, a tutti gli effetti, è quasi sempre inutile!
Giusto qualche giorno fa, ad esempio, mi sono ritrovato a parlare con una persona pur sapendo che non si sarebbe completamente ricordata di me: certo, è pure vero il fatto che l’età di questa persona non gioca a suo favore, ma quando mi ha detto che non si ricordava affatto di me, in cuor mio ci sono rimasto male. Eppure lo sapevo, eppure ne ero pienamente cosciente! Ecco: parlare con certe persone con la consapevolezza del fatto che ti faranno soffrire, o che soffrirai, dovrebbe, in qualche modo, “forgiare” la nostra resilienza in situazioni simili. Non è affatto semplice, ma è pur vero che da qualche parte bisogna pur cominciare!
Non rimanerci male non è cosa facile: il cuore delle persone ipersensibili, ancora una volta, dimostra di avere una marcia in più… E non è detto che sia sempre un bene!