Palermo: dove la follia regna sovrana

Un’intera città completamente chiusa al traffico e due soli assi viari aperti: a Palermo la follia regna sovrana.

Non c’è altra spiegazione plausibile che non la follia nel provvedimento che, da diversi giorni, sta suscitando polemiche e malumori in tutta la popolazione: la domenica, città completamente sbarrata al traffico dalle 10 alle 19. Una bella giornata in cui poter uscire, divertirsi, andare dai parenti, completamente sprecata. Vuoi andare per forza a fare un giro? Vuoi permetterti il lusso di andare a trovare tua madre? Vuoi azzardarti a girare per la città? Benissimo: prendi i mezzi pubblici, quelli si che non inquinano (!?!? N.D.Giomba)

E poi, perchè ti lamenti? Il provvedimento non è certo fatto per rovinarti la domenica!
E’ per la tua salute: la tua vita sarà migliore, lo smog scomparirà, gli uccellini cinguetteranno sugli alberi e, se scorsgi bene, alla Favorita potrai anche vedere Biancaneve e i sette nani che scorrazzano felici (ma siamo sicuri che è Biancaneve? No, perchè non mi ricordavo che Biancaneve accendesse i falò bruciando i copertoni, e mettesse le calze a rete… Vabbè… N.D.Giomba)

E poi, che ci vuole a prendere l’autobus? Adesso il biglietto non vale più i canonici “90 Minuti”: adesso vale, straordinariamente per questo evento di “chiusura plurima” ben nove ore!
Che bello: la mia città sarà finalmente pulita da tutte le brutture dello smog! Potrò finalmente camminare lungo Via Roma senza abbrustolirmi tra i gas di scarico delle auto, e potrò respirare a pieni polmoni!

Si, ma un dubbio mi resta: perchè gli esperti dicono che “il provvedimento non serve”, e che andrebbero fatti altri tipi d’interventi, meno invasivi e più efficaci? Perchè si continua a tentare di convincere la popolazione a prendere “l’auto a noleggio” (“car sharing”, usando il termine tecnico) o l’autobus? Ma sopratutto: se mi bloccate la città, perchè non mi date i mezzi pubblici gratis o, meglio ancora, valorizzate maggiormente l’uso di auto elettriche?
Inquinano di più le auto o gli autobus tutti scassati che, ad ogni sgassata, emanano un nebbione nero che sembra di essere al Casello di Melegnano?

Insomma: una città in preda alla follia: tentano di addolcirci la pillola ma, come dicevano i Tretrè “sarà… Ma a me mi pare na strunzata!”

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