Palermo , la domenica mattina , è un tripudio di facce , di etnie , di parole , di suoni , di voci ,di dialetti , di linguaggi .
E’ come essere dentro una , due , dieci città diverse contemporaneamente : tra l’odore della frutta fresca tra i banchi , sotto chiese e monumenti millennari , memoria storica del glorioso passato di questa città , tra gli sguardi della gente , come un fiume tra le viuzze della "Vucciria" , tra gli strilli dei venditori a "Ballarò" .
E poi i semafori , le biciclette , le auto , Piazza Politeama e la passeggiata a piedi . Poco più in la , via Ruggero Settimo , i negozi , le vetrine , i cinema .
Camminando , puoi raggiungere facilmente Mondello passando per la "Favorita" : in giornate come quella di oggi , dove senti già il sapore della primavera , non è difficile trovare la spiaggia piena di persone che , sedute sul bagnasciuga , parlano o prendono il sole !
Palermo è mille facce in una : è il Campus dell’Università , il traffico e i negozi sempre pieni , le gigantografie che si vedono da lontano , le autostrade , i paesaggi .
Palermo è molto di più di una semplice città : è un tuo concittadino , parla la tua stessa lingua , ma capisce benissimo tutti gli altri dialetti , tutte le altre lingue di coloro che arrivano dalla Stazione , nel pieno centro città : quello è un mondo a parte , fatto di venditori ambulanti , di occhi a mandorla e pelle scura , di pelle chiara e sorrisi . E poi c’è il mare , la Via Lincoln , il "Giornale di Sicilia" , i bar sempre pieni e le edicole , i fiorai e le chiese . E i turisti che fanno le foto al Teatro Massimo , i suonatori di Sax , le foto e i punti di informazione , e i bus all’aperto , che fanno il "giro della città" .
Palermo è molto di più di ciò che puoi immaginare !
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