Quando resti solo, devi inventare il modo di trovare la forza!

Quando resti solo devi inventare il modo di trovare la forza

Quando resti solo, devi inventare il modo di trovare la forza! Poche chiacchiere: devi, per forza, fare qualcosa per reagire e rialzarti. Da solo!

Quando resti solo, devi inventare il modo di trovare la forza… Ci sono poche chiacchiere: conta ciò che stai vivendo!

Ho sperimentato più volte, specialmente negli ultimi mesi, la sensazione di dover trovare la forza anche laddove sembrava praticamente impossibile: ad un certo momento, infatti, ti ritrovi in situazioni tali per cui devi – in ogni modo possibile – inventarti modi plausibili per trovare la forza laddove avresti solamente voglia di lasciare perdere tutto e tutti. Eppure, ad un certo momento, devi fare qualcosa, e fare qualcosa significa che devi resistere, e mentre resisti avere la forza di trovare il modo di andare ugualmente avanti, di superare momenti di angoscia e dolore che ti distruggono progressivamente, momenti in cui cerchi solamente il modo di far passare quel tempo buio, quel tempo che ti da tutta quella sofferenza. In qualche maniera, però, tocca fare, in qualche maniera devi fare, e la consapevolezza di essere all’interno di quel turbine, all’interno di quei momenti così bui e difficili, spesso, dona sofferenza in maniera non facilmente raccontabile, in maniera tutt’altro che facile da descrivere con le parole, perché resta appannaggio di chi, quelle sensazioni, le prova davvero e sulla propria pelle.

Nonostante tutto questo, però, ti ritrovi a dover fare in modo che quei brutti momenti passino, che quei brutti momenti si dissolvano, e devi trovare la forza, in qualche maniera, di superarli, anche dentro il pianto, anche con mille pensieri che ti frantumano in maniera progressiva, anche soffrendo il dolore di tutto quello che provi e che senti, fisicamente, sulla tua stessa pelle. Ma devi superarlo, anche perché, di fatto sei solo! Non ci sono altre persone che possano aiutarti: giunge un momento della nostra vita, infatti, in cui restiamo soli, perché veniamo abbandonati da gente meschina, perché accadono situazioni tali per cui, semplicemente, si rimane senza nessuno accanto, e tutto questo deve spingerci a trovare modi di reagire, o, quantomeno, di vivere quei momenti con la consapevolezza delle sensazioni che stiamo provando. Fa male, fa malissimo, soprattutto quando vedi il mondo scorrere, quando, dalla finestra, vedi il mondo che vive, che si diverte, e tu rimani fermo, al palo, abbandonato anche dall’ultimo amico o dall’ultima persona che ti aveva promesso la sua presenza.

Cambiare le cose non è ne semplice ne immediato: non basta metterci la propria buona volontà perché, purtroppo, certe dinamiche – specie quelle legate alla solitudine – non cambiano con uno schiocco di dita. Puoi solamente trovare dei “tamponi” per temporeggiare, nell’arco di una sera, alla tua solitudine e al silenzio che c’è, ma se pensi di cambiare radicalmente la tua vita, se pensi di trovare qualcuno che, stabilmente, resti al tuo fianco e distrugga quel vuoto, non è certo nell’arco di una sera che potrai cambiare dinamiche presenti da una vita intera!

Tocca solamente trovare modi, asciugarsi le lacrime da soli, piangere, resistere alla violenza dei pensieri. E uscirne con le ossa spezzate, un’altra volta.

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