Quei momenti in cui tutto ricorda tutto, in cui resti, immobile, ad osservare ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, perdendoti nel pensiero…
Quei momenti in cui tutto ricorda tutto, perduti nei pensieri…
Ci sono dei momenti nella nostra vita in cui tutto ci ricorda tutto: restiamo fermi, immobili, ad ascoltare il suono delle ore che passano, della pioggia sulle finestre, dei vuoti tutto intorno e delle ore che vanno via senza che neanche ce ne accorgiamo, in un lento susseguirsi di giorni, settimane, mesi, anni e stagioni, che neppure ci rendiamo conto di vivere sulla nostra pelle, mentre la notte, silenziosamente, stende il suo velo di stelle sui nostri pensieri, e la mente torna indietro e ricorda tutto ciò che è stato… Si rimane così, appesi al vuoto di quegli istanti, immobili mentre i secondi si susseguono uno dopo l’altro, veloci come tutto ciò che ti sei lasciato alle spalle, tutto il dolore, tutta quella distruzione messa in atto senza troppe pretese e complimenti: la vita è adesso, il vivere è quello di oggi, quello di questi giorni e di questi istanti, ma guardarsi alle spalle, voltarsi, a volte, non è soltanto utile, ma anche necessario. Guardandoti dietro, ti rendi conto di tantissime cose, ti rendi conto delle differenze, ti rendi conto della vita passata, delle persone, dei luoghi, delle esperienze, e ti rendi conto di tutte quelle differenze, ti rendi conto di quante cose sono cambiate – forse in meglio, forse no – ma, allo stesso tempo, ti rendi conto anche di tutto ciò che non è mai cambiato, e la maggior parte delle volte capisci che stai parlando della gente, stai parlando delle persone che non cambieranno mai il loro modo di agire e pensare, probabilmente perché sono abituati a non smentirsi anche nei loro lati più assurdi!
Adesso restano soltanto le stelle nel cielo scuro della notte: le guardi e resti fermo, immobile, ricordando la vita passata, pensando a quella che sarà. E forse, rimani tu, che ti ci sei perduto nel mezzo!