Riavvolgere il nastro non servirebbe a nulla

Riavvolgere il nastro non servirebbe a nulla

Riavvolgere il nastro non servirebbe a nulla, perché tutto si riproporrebbe uguale. E che senso ha se lo hai già vissuto?

Riavvolgere il nastro non servirebbe a nulla, anche se fa male esserne consapevoli…

Alle volte sento forte la voglia ed il desiderio di riavvolgere il nastro e tornare indietro su tutto e su tutti, a quando stavo bene, a quando ero felice. Poi, analitico e pragmatico come sono, mi rendo conto che non servirebbe assolutamente a niente. Anzitutto, perché la sola idea di riavvolgere il nastro della nostra vita è sicuramente una bella favola ma fisicamente irrealizzabile, e bisogna essere realisti e non vivere in un mondo fatato. E poi – cosa ancora più importante – perché mi rendo conto che non servirebbe assolutamente a niente, specialmente se tutto tornasse a ripetersi uguale e preciso. Alla fine, sarebbe solo un rivivere cose già viste, ma non servirebbe comunque, perché il finale sarebbe lo stesso, diventando una sofferenza completamente inutile e fine a se stessa. Piuttosto, mi piacerebbe credere e sperare che esista un futuro davvero diverso e migliore, che il passato se ne sia andato via per sempre e che tutte le dinamiche già vissute non tornino a vivere nuovamente ma con persone differenti, ma anche in quel caso – me ne rendo conto – è una battaglia schifosamente persa, perché nonostante cambino i volti, non cambiano i modi di pensare e la sofferenza che possono generare. Ho avuto molto tempo, in questi giorni, per riflettere, per riascoltare, per tornare con la mente a dinamiche trite e ritrite, per poi rendermi conto che non è cambiato nulla. Ho solamente sprecato gli anni migliori della mia vita, il mio tempo migliore appresso alla speranza e alla chimera di aver trovato pace al mio amore, ai miei sentimenti, ai miei progetti, alle mie speranze, ma, a conti fatti, “cambia il maestro ma non cambia l’orchestra”. E questo fa male, fa molto male. E ti chiedi perché ti sia precluso tutto questo, perché non meriti di essere valorizzato e rispettato, perché non meriti che il tuo cuore riceva rispetto ed importanza, perché i tuoi sentimenti valgano sempre poco o nulla agli occhi degli altri. E allora, cosa riavvolgi a fare? Cosa c’è da riavvolgere se non c’è nemmeno più futuro a cui credere, e se hai già sprecato le poche occasioni che avevi quando era realmente il momento giusto? Non c’è niente da riavvolgere. C’è solo da rassegnarsi al vuoto di un tempo che, ormai, ha già dato quello che poteva. E non è andata.

E non c’è altro che, ormai, tu possa fare.

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