Ricordi tra i volti della gente

Ricordi tra i volti della gente

Ricordi tra i volti della gente, perduti in mattine azzurre tinte di calma ed indifferenza, nel silenzio di giornate che seguono il loro cammino…

Ricordi tra i volti della gente, perduti nelle giornate che si susseguono, vanno avanti lungo il loro cammino, lungo la loro strada di silenzi e calma, di indifferenza sui volti delle persone che corrono nel loro tempo, che vanno avanti per la loro vita, mentre il disegno di mattine azzurre si delinea, e lunghe giornate sembrano voler raccontare la loro storia a chi non può sentire, come un poeta che parla verso il vuoto.

Il mattino si apre al suo cielo che sembra dipinto, a quel senso di infinito in una città che, certe volte, sembra immensa nei suoi spazi, e si perde nelle congetture della mente, nel cammino di un tempo che racconta la sua storia, in questo susseguirsi di giornate, di mesi, di stagioni, di persone che vanno e vengono, come le festività che corrono via veloci, mentre noi restiamo fermi, immobili, ad ascoltare il suono del vento e vedere gli alberi piegarsi, sotto un cielo che, d’improvviso, diventa grigio, sembra minacciare pioggia, e rende cupi anche i pensieri, circondati dal silenzio del pomeriggio, dall’odore degli alberi e delle mimose fiorite…

E la mente, così, vola via, torna indietro a tempi passati, a ricordi di vita vissuta, a passeggiate che sapevano di speranza, ai sorrisi di un’adolescenza innocente, che non si sarebbe mai potuta rendere conto di quanto la vita potesse fare la differenza, lasciando da parte i sogni e le aspettative che, come sempre, hanno lasciato il tempo che hanno trovato. E oggi siamo qua, dentro questo mattino vestito d’azzurro che ci proietta al silenzio del pomeriggio. E i pensieri ci raccontano di tempi andati, di auto che scivolano via lungo l’orizzonte, tra tanto, troppo silenzio…

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