Riflessi sul mare

Riflessi sul mare

Riflessi sul mare, ed io mi perdo tentando di capire cosa sia stato del tempo migliore e cosa sarà di una vita che neppure riesco ad immaginare…

Riflessi sul mare, mentre mi perdo e mi sembra, ancora, di vedere le nostre ombre che si rincorrono e cercano l’una la voce dell’altra: resto fermo a guardare le onde, ad ascoltare il loro sciabordio lento ed incessante, e mi sembra quasi di rivedere il tempo che se n’è andato, portando con se tutto quello che ci eravamo promessi.

Oggi resto, da solo, ad osservare me stesso riflesso sul mare azzurro, e cerco di immaginare che cosa è diventato, ora, questo tempo così silenzioso: il vento si alza da dietro la montagna ed io non posso fare altro che restare in silenzio, cercando ragioni all’orizzonte, che sembra quasi volermi dire che non importa più, che non ha neppure senso continuare a pensare e a pensarci, continuare a cercare motivi dove non serve e dove non ce ne sono.

Rimango in silenzio, seduto su un muretto che costeggia le rocce: le barche si perdono all’orizzonte, e mi sembra di sentire voci ed echi lontani, come la sera, quando tornavamo e sentivo la sensazione di vivere una favola, di provare l’equilibrio di una coppia, di un amore vero, trasformato, ora, nel riflesso sull’acqua azzurra che resta ferma a guardarmi, esattamente come io guardo lei. Ed entrambi, intanto, rimaniamo in silenzio e tentiamo di trovare un senso a questo tempo, un significato a tutto quello che è stato e ad ogni cosa che sarà. Eppure, di sensi e di significati proprio non ne trovo.

E’ tempo di andare: il tempo è adesso, e fin troppo silenzio ho avuto già modo di ascoltare. Corro lontano, ritorno verso il vocìo di ogni giorno, e tento ancora di trovare un perché…

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