Salute, individuato nel cervello l'ormone che brucia i grassi

Salute - Un ormone potrebbe combattere l'obesità

Salute: i ricercatori hanno individuato, nel cervello, l’ormone in grado di bruciare i grassi. Stiamo parlando della serotonina. Scopriamo i dettagli.

Salute:parliamo, in particolare, di grassi e tutto ciò che questa parola comporta, ovvero diete, obesità, sacrifici e tutto il resto. Nello specifico, quest’oggi, parliamo di una recente scoperta dei ricercatori dello Scripps Research Institute, che hanno individuato, nel cervello, l’ormone che riesce a bruciare i grassi, l’arma definitiva per il dimagrimento, l’elisir per la perdita di peso.

Stiamo parlando della serotonina, che in tanti conosciamo come “l’ormone del buonumore”: oltre ad essere, appunto, un regolaretore dell’umore, del sonno, dell’appetito, dell’apprendimento e della memoria, la serotonina – a quanto si apprende dallo studio – svolge un ruolo centrale nella combustione dei grassi a livello intestinale, “scatenando”, di fatto, la perdita di peso.

Si tratta di una scoperta senza precedenti che apre la strada a nuove possibilità e nuove cuore contro, ad esempio, l’obesità, dal momento che sarà possibile la realizzazione di farmaci in grado di controllare il metabolismo dei lipidi: in particolare, dai test è emersa l’importanza di un neuropeptide, denominato FLP 7. Si tratta di una molecola che fa da “innesto” alla “sequenza a cascata”, se tale possiamo definirla, che porta, appunto, a bruciare i grassi tramite l’attivazione di un recettore a livello intestinale. Lo si può immaginare, volendo, come la “chiave” che innesta il motore di un auto, dando il via, nel nostro caso, a quei processi che, appunto, portano a bruciare i grassi, attraverso una complicata sequenza di informazioni che si susseguono: il cervello produce la serotonina, la serotonina da il via alla produzione della sopra citata “Molecola FLP 7” e quest’ultima attiva un recettore sito nelle cellule intestinali, che, appunto, da il via alla combustione dei grassi, trasformandoli in energia!

Insomma: una speranza in più per chi vive i fastidi (e le conseguenze) dell’obesità, questa “piaga” dalla quale, a volte, è davvero difficile guarire. Una scoperta, quindi, che potrebbe “dare una mano” a coloro che, con grande forza di volontà e sacrificio, intendono riappropriarsi del proprio corpo e tornare a vivere!

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