Sarkò bacchetta l'Italia e Hilary rincara la dose

 

Frecciatine estere in casa tricolore: la sfilata della saccenza comincia con Sarkozy, che non perde tempo per prendere le distanze da un sistema come quello Italiano, che lascia il nostro Paese "disarmato di fronte ai continui sbarchi di clandestini".

Evidentemente, Sarkò ha molto da recuperare: non bastano i sondaggi che lo vedono in "caduta verticale" nei consensi, con il 55% dei francesi insoddisfatti dal suo operato. No. Sarkozy vuole di più: con la classica strategia del "colpo alla botte e al timpàgno", come si dice da noi in Sicilia, in una sola serata, vuole anche evitare l’ipotesi del "voto sanzione", in vista delle prossime regionali in Francia.
Con che mezzi evitare una simile ipotesi? Semplice: basta presentarsi alle otto di sera, quando lo share è massimo, al telegiornale, seguito da undici cittadini francesi che rappresenterebbero il "campione" di cittadini contenti del suo operato: ben presto, il discorso cade sullo spinosissimo tema dell’immigrazione, per niente caro a Sarkò. Come convincere la popolazione che "va tutto bene"? Semplice: buttiamo un pò di fango sul sistema italiano, dove i clandestini arrivano in continuazione creando il caos. Sbaglio, o in sottofondo si denota una critica al Governo che, leggendo tra le righe del discorso del Presidente Francese, non farebbe nulla per fronteggiare la situazione (Ma Sarkozy e Berlusconi non erano in ottimi rappporti? N.D.Giomba)
Non contenti, proprio perchè non vogliamo farci mancare nulla, Hillary Clinton rincara la dose, dopo che Guido Bertolaso ha criticato la gestione americana degli aiuti. Non mi sembra che Bertolaso abbia detto delle cose così lontane dalla realtà: non è forse vero che, spesso, chi va in questi posti, specie tra le grandi star, lo fa per farsi pubblicità, magari facendosi fotografare sorridente dai giornalisti su un cumulo di macerie, meglio se con una vanga in mano, nell’azione di scavare affannosamente?
Non è forse vero che una delle leggi base dello star system è
"bad news is a good news"?
Bertolaso non ha detto delle eresie: la Clinton non ha, però, perduto tempo nel rispondere piccata che "Haiti non è L’Aquila".

Mentre si tenta di gettar fuoco sulle polemiche, intanto, l’Italia continua ad essere relegata al ruolo di "Paese scoordinato e caotico". Riprova, questa, che la cosa più difficile per chi critica è guardare ai fatti di casa propria!

5 Commenti

  1. sulla diatriba Miss Clinton vs Bertolaso ne ho parlato sul mio penultimo post, non mi ripeto

    vediamo un attimo chi sono questi due “illustri” personaggi

    Sarcò è l’ultimo al mondo in grado di criticare gli altri, in poco tempo è riuscito:

    1) a mollare moglie e figli per mettere incinta una ministra e poi scaricare anche lei per sposarsi con una zoccola Italiana

    2) ha tentato di piazzare al vertice del più grande apparato Francese il figlio di 23 anni

    3) si è presentato ad una conferenza stampa completamente

    ubriaco

    queste sono solo alcune sue perle

    miss Clinton,

    una tardona avida e acida che per la carriera ha accettato il ruolo di cornuta, ha perso le elezioni presidenziali ed il suo segretariato, unitamente alla presidenza di Obama, passerà alla storia come il peggiore del secolo

    finchè è sta gente a criticarci… possiamo dormire tranquilli

    la magalomania Francese e la spocchia Americana hanno fatto il loro tempo, parlar male degli altri, come giustamente dici, serve solo a coprire le proprie macerie

    TADS

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