Sciacca dice NO allo Stop del Carnevale: su Facebook nasce il gruppo "Vogliamo il Carnevale"

 

Sciacca non ci sta.

La protesta dei tanti giovani affezionati al Carnevale di Sciacca si fa sentire su Facebook, con la nascita del gruppo "Vogliamo il Carnevale 2010 di Sciacca": è qui che la "vox populi" si fa sentire maggiormente, con quasi 500 iscritti che, a gran voce, chiedono che il loro carnevale non venga cancellato per l’edizione 2010.
Alla base di questa scelta, come mi spiega Valentina Muscarnera, cara amica e "saccense DOC", ci sono questioni legate ai pagamenti delle scorse edizioni del Carnevale: tuttavia, sono i saccensi per primi a chiedere, a gran voce, che il Carnevale si faccia, e che "
Peppe Nappa" non resti chiuso nei capannoni in cui vengono costruiti i maestosi carri che da anni deliziano la vista delle tante persone che accorrono ad assistere ad una tra le manifestazioni più antiche non solo in Sicilia ma, probabilmente, in tutta l’Italia (la prima edizione del Carnevale di Sciacca risale, pare, al 1616! N.D.Giomba)

Tra le tante testimonianze dei giovani che si lamentano per lo stop del Carnevale, c’è quella di chi, probabilmente, avrà dei danni dall’annullamento della manifestazione, come nel caso dell’utente Luca Pennino, che sulla bacheca del gruppo implora di non annullare il Carnevale per via dei gravi danni che la sua attività, un bed and breakfast, potrebbe avere, o come quella dell’utente Maria Concetta Caracappa che scrive "senza Carnevale Sciacca è morta!"

Nella presentazione del gruppo, si legge:
" (…)  La Sicilia economicamente non è così vivace: buttare via una opportunità economica e culturale come il Carnevale non è una cosa intelligente! Diciamo alla politica di svegliarsi e attrezzarsi per migliorarlo, non per bruciare un’attrazione turistica che ha delle potenzialità che andrebbero sfruttate al meglio! Svegliatevi!"

Stefano Calella, creatore del gruppo, mi ha raccontato, in una mia intervista, come è nata questa idea:
"Mi chiamo Stefano Calella, sono di Ribera e vivo in Piemonte da 18 anni.
La Sicilia è la mia terra e sono orgoglioso di appartenergli: riconosco i suoi pregi e i suoi difetti, e a volte mi fa anche arrabbiare, ma, come un buon figlio, perdono e tollero!
La mia lontananza e la nostalgia sono in qualche modo ricompensate dalla consapevolezza che, ad ogni mio ritorno, ritrovo alcuni punti fermi della mia cultura, della vita sociale e dei miei valori che mi hanno fatto diventare oggi quello che sono. Questa consapevolezza riguarda anche il fatto che, con il trascorrere del tempo, questi valori non vengono mutati o stravolti.
Il carnevale di Sciacca per me rappresenta uno di quei punti, e il pensiero della mia gioventù trascorsa con gli amici durante quei giorni magici, mi emoziona e mi rende nostalgico.
Penso a quando prendevamo il treno che da Ribera ci conduceva a Sciacca, per viverci quella settimana di carnevale, e, a volte, lo facevamo pure di nascosto dai nostri genitori.
Mi ricordo che, in quei giorni, avveniva una sorta di tregua anche tra "rivilisii e sciacchitani", che erano da sempre litigiosi, per ragioni inesistenti e da noi mai comprese! In quella settimana pure le fanciulle più altezzose diventavano delle fate: mi ricordo che il buon vinello di casa rendeva i festeggiamenti più vivaci… E come dimenticare gli occhi di chi alla fine del carnevale, durante il rogo di Peppe Nappa, non riusciva a trattenere le lacrime, quasi servisse come sigillo da apporre alla fine di quella magia…
Queste mie sensazioni e ricordi di vario genere mi hanno fatto diventare insopportabile nei confronti dei miei amici del nord, che devono subire i miei continui racconti e il mio vantare ogni cosa che appartiene alla mia Sicilia.
Quest’anno dopo alcuni anni di insistenza li ho convinti a fare un giro in Sicilia in occasione del fantastico Carnevale di Sciacca, quindi in otto abbiamo fatto i biglietti per tempo e abbiamo anche prenotato l’hotel.
Adesso: immaginate cosa ho provato quando ho scoperto che molto probabilmente il carnevale non si farà perché ci sono problemi di natura economica e politica! Ma stiamo scherzando?
Ma quale miopia politica può permettere di bruciare anche solo per un anno un’iniziativa di questa portata ?
Quale scelleratezza spinge a buttare via un’opportunità economica come questa ?
E’ possibile che non si possa trovare un’iniziativa privata per portare via il carnevale dall’ambito politico ?
SVEGLIATEVI, mi viene da dire: e allora quale miglior modo di far sentire la SVEGLIA, se non attraverso il social network più usato al mondo?
Dobbiamo diventare tanti, numerosi, perché la politica diventa lungimirante quando capisce che i numeri sono di dimensione notevole e l’opinione pubblica non condivide!
Io non so neanche se a Sciacca governa la destra o la sinistra e onestamente non me ne frega niente: vorrei solo dire che chi distrugge un patrimonio culturale ed economico, se ne assume sicuramente le proprie responsabilità, e che comunque vada una classe politica viene giudicata, non solo per quello che fa, ma anche per quello che non fa!
Ecco le ragioni che mi hanno spinto a far nascere questo gruppo: certo, non sono saccense, ma amo il carnevale di Sciacca quanto loro !"

Insomma: ancora una volta la protesta s’infiamma su Facebook. Staremo a vedere se, ancora una volta, la potenza del mezzo riuscirà a far smuovere qualcosa, salvando l’edizione 2010 del Carnevale!

(Un ringraziamento particolare va a Valentina Muscarnera per la collaborazione al post)

AGGIORNAMENTO:

un’ora dopo la pubblicazione di questo post, è giunta la richiesta da parte di Emanuele Maniscalco, carrista veterano del Carnevale di Sciacca, di poter dire la sua sui veri motivi che hanno spinto i carristi a non realizzare la nuova edizione del Carnevale. Di seguito l’e mail che lo stesso Emanuele ha inviato.

Quest’anno il Carnevale non si farà certo per volere nostro ma per volere politico.
Siamo arrivati all’apice, siamo "incazzati" seriamente: la gente deve capire che abbiamo dei grossi debiti e non siamo grandi imprenditori che possono permettersi di affrontare le spese economiche, ma siamo ragazzi che guadagniamo la nostra giornata e la investiamo sul Carnevale!
Il popolo Saccense non fa altro che buttare fango su questa festa però quando sentono che non abbiamo intenzione di realizzarla si fanno sentire. Perchè?
Perchè, giustamente, hanno un grosso guadagno economico sempre sulle spalle nostre e mai nessuno, e dico mai, ha detto semplicente "Grazie ragazzi"!
Anche se quest anno ver
remo pagati, con i soldi pagheremo i debiti i fornitori del materiale necessario a costruire un carro. Senza soldi, però, i fornitori non ci daranno un bel niente, e non posso dargli torto perchè da 9 mesi non prendono nemmeno un Euro, e noi non abbiamo soldi per affrontarli.
Inoltre, il Comune non ci darà mai l’anticipo del 50% perchè non ci sono soldi nelle casse comunali: non abbiamo un posto idoneo per costruirli e potrei continuare fino a domani.

Spero che la gente capisca: ribadisco che noi non facciamo il Carnevale per volere nostro ma per volere politico.

Emanuele Maniscalco

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