Se non ti prendi la briga di cambiare ciò che non va, la colpa è solo tua: dare la colpa agli altri non serve. Sei soltanto tu che puoi cambiare le cose!
Se non ti prendi la briga di cambiare ciò che non va, la colpa è solo tua: è ora di iniziare a capirlo definitivamente!
Qualcuno pensa che io sia un po’ troppo risoluto, ma credo di aver visto abbastanza per avere le idee molto chiare su determinate situazioni, specialmente su quelle che non possono richiedere altro che una risolutezza ed una fermezza che diventano assolutamente necessarie per affrontare certi tipi di situazioni. Ecco perché sono fermamente convinto del fatto che se non ti prendi la briga di cambiare le cose, se non agisci in prima persona per cambiare le cose che non vanno, quelle che non ti vanno bene, quelle che ti stanno strette, quelle con cui non sei d’accordo, non puoi di certo dare la colpa ad altri tranne che a te stesso: puoi cercare tutte le scuse che vuoi, puoi inventarti tutto quello che ti pare, ma la verità è che devi essere tu a cambiare ciò che non va bene, tu ad agire, e tu ad urlare il tuo più fermo e secco NO! È inutile stare lì tanto a girare intorno ai discorsi: su certe situazioni non si può – e non si deve – fare altro che non essere d’accordo, esponendo le proprie considerazioni e, una volta resosi conto che le situazioni permangono in uno stato “stagnante”, prendendosi la briga di mettere in atto un cambiamento. Questo cambiamento è quello che, poi, va a fare la differenza come conseguenza a quelle situazioni che non ci piacciono: una volta che ce ne siamo resi conto, sta a noi cambiare modo di agire, di pensare, di reagire! E sia chiaro: i sentimentalismi vanno bene solo e soltanto nei film o nei romanzi rosa. La vita non è un film, non è finzione, ma una realtà con cui dobbiamo avere a che fare ogni giorno, in maniera più o meno facile, in maniera più o meno dura: per questo motivo chi è risoluto appare spesso come una persona “senza scrupoli”, per certi versi spietata. Il fatto è che di fronte a certe situazioni, a certi comportamenti, a certi modi di fare e di agire di determinate persone che pretendono di imporci il loro punto di vista, le loro regole, il loro modo di pensare, ribadire il proprio non essere d’accordo passa anche dal disobbedire quelle forzature, a quelle imposizioni. Se qualcuno se lo fosse dimenticato, infatti, siamo persone libere, siamo liberi di decidere le regole della nostra vita: nessuno deve imporci forzatamente modi di agire, modi di pensare, regole all’interno dei rapporti, ed altri aspetti estremamente tossici che vanno categoricamente evitati. Sta a noi prendere le distanze e reagire: lamentarsi è soltanto la scorciatoia di chi aspetta che le cose cambino da sole, miracolosamente. La vita è tutta un’altra cosa: armiamoci di risolutezza, e combattiamo contro quelle persone che pretendono di unificare il nostro pensiero, cercando di distruggere la nostra unicità ed originalità.
Non permettiamo a nessuno di decidere per noi: la vita è nostra. Le regole pure!