Personalmente, non sono un grandissimo amante dello shopping: beh, si, mi piace farlo ma nei giusti limiti, senza prosciugare il portafoglio, ne il mio ne quelli altrui.
Ebbene: proprio durante una di queste sessioni di shopping (che più che definire "sessioni" definirei più semplicemente "passeggiate", dal momento che, per me, lo shopping ha più la valenza di una bella passeggiata guardando le vetrine che quella di azzerare la carta di credito! N.D.Giomba) mi sono accorto di come Palermo offra diversi luoghi in cui dar vita a sfrenati pomeriggi di spese ossessivo compulsive.
Prima di analizzare gli scenari palermitani in cui lo shopping prende vita e si plasma in mille forme e colori diversi, dobbiamo analizzare il soggetto che si presta all’attività delle "compere", tracciando un suo identikit.
Parliamo, per la maggior parte di ragazze, tra i venti e i venticinque anni, che si recano in gruppi di due, tre persone, nei luoghi in cui poter spendere e spandere, con il loro mezzo: già questo è un primo "segno distintivo": "la Smart".
E non una Smart qualsiasi, no! Una Smart rosa confetto, che qualcuno ha già ribattezzato rosa tàscio (tàscio = brutta da guardare ! N.D.Giomba) con Titti disegnato sulla portiera, o al massimo una color azzurrino chiaro, ma sempre piena di buste che fanno timidamente capolino dal cofano.
La strana categoria della Donna Shoppingorum nonché Spendorum si riconosce anche per uno strano modo di parlare: basta avvicinarsi per sentire i loro discorsi, con le vocali che volano via per i fatti propri: "sAnti, ma gli devi dire ad AlbertU che è troooooppo bbono: aspAtta che gli faccio lo squillo a Sassy e a Massi così ci vediamo direttamente al TempiAtto" (Il "Tempietto" è il "Tempio della musica" a Piazza Politeama , zona di ritrovo dei giovani : clicca QUI per guardarlo ! N.D.Giomba)
Dopo aver, finalmente, riconosciuto lo stereotipo umano che si reca a far shopping, analizziamo, finalmente, i luoghi dello Shopping: eh sì, fare shopping è un’arte, mica è roba da tutti!
Ci sono zone apposite dove poter dare libero sfogo alle proprie manie da acquisti: teoricamente, la "zonizzazione", se così possiamo dire, avviene anche in base a ciò che si intende acquistare.
Supponiamo di voler rifare il nostro guardaroba, in attesa della tanto temuta "prova costume", combattendo contro la pelle "a buccia d’arancia" (anche "a buccia di banana", qualche volta ! N.D.Giomba) e preparandoci psicologicamente per la bella stagione: Palermo offre interi scenari atti al nostro scopo.
Il Corso Calatafimi, ad esempio, è uno di quelli: punti nevralgici, e centro di ritrovo di giovani, non giovani, e gente che tampasìa a destra e a manca è, sicuramente, Oviesse, con i vari negozi di intimo e abbigliamento che troviamo poco dopo, fino dalle parti di Via Pindemonte.
Se ci troviamo dalle parti del Tribunale, invece, non possiamo non recarci in Corso Finocchiaro Aprile, a tutti noto come "Corso Olivuzza". Centro nevralgico è, manco a dirlo, Prima Visione, sempre affollato da mattina a sera. Anche le strade del Corso Olivuzza non scherzano in quanto ad affollamento: sarà forse per colpa del cordolo che sorge a pochi metri di distanza? Ne abbiamo parlato qui, qualche giorno fa!
Se parliamo di shopping, ovviamente, non possiamo non parlare di Via Ruggero Settimo, da sempre patria dello Shopping insieme alla vicina Via Libertà: qui lo shopping si fa di alto livello, insieme ai prezzi, che levitano in maniera direttamente proporzionale alla zona in cui ci troviamo.
Ma lo shopping, si sa, non è certo una prerogativa femminile (e lo sottolineo così evito di destare le ire delle dolci pulzelle che leggeranno questo articolo! N.D.Giomba): lo shopping è anche maschio, e come tale cambia radicalmente caratteristiche.
Lo shopping maschile è sicuramente uno shopping di abbigliamento ed accessori, ma, per la maggior parte, è uno shopping maggiormente dedicato al tempo libero, agli hobby, all’informatica.
Ecco che quindi cambiano gli scenari, che non sono più le strade cittadine ma i grandi supermercati ed ipermercati palermitani.
Quale palermitano, almeno una volta nella sua vita, non è stato da Auchan, ex "Città Mercato", o da Grande Migliore? Sicuramente, sono tra i luoghi più affollati, anche grazie al fatto, come nel caso di Auchan, di offrire delle "gallerie", ovvero dei negozi dentro il negozio.
Insomma: che sia uomo o che sia donna, Palermo offre modo di potersi dedicare all’attività dello "shopping" in maniera totale! Di certo, non ha niente da invidiare ad una "Via Condotti" piuttosto che ad una "Via del Corso": anche noi ci difendiamo bene. In fondo, la folla umana è la s
tessa, come le ragazze e i loro vestiti, la moda, i manichini e le gigantografie.
C’è solo una cosa in più, che potrete trovare soltanto qui a Palermo, e da nessun altra parte: una Moto Ape a tre ruote che urla "uara ‘u sfuinavu, uara!", facendo da colonna sonora alle vostre spese! (Per saperne di più cliccare QUI)
Shopping a Palermo