Siete stati voi a distruggere i miei sogni, ed io non ve lo perdono: tutto parte da una frase, l’ennesima, che ho subito…
Siete stati voi a distruggere i miei sogni: come posso perdonarvi?
“IO DEVO DARTI UN PUGNO IN BOCCA, COSI TI ROMPO L’ULTIMO DENTE CHE TI E’ RIMASTO E TE LI RIFAI TUTTI IN BLOCCO”
Questo è ciò che mi sono sentito dire questa sera, davanti a tutti, in un bar, tra le risate generali, per poi sentirmi dire “oh compà, ma io scherzo eh, figurati…” Riavvolgiamo il nastro.
Come vi ho più volte raccontato in questi ultimi quasi 10 anni, nel 2016, a causa di un incidente occorsomi in palestra, che mi ha provocato la rottura dell’arcata dentale superiore, e dopo aver provato per anni a risolvere il problema, siamo giunti alla conclusione che, purtroppo, il mio difetto estetico non è risolvibile. O quantomeno, non allo stato attuale della medicina, a causa di una serie di situazioni parallele che non voglio stare qui a raccontare. Per diverso tempo abbiamo provato l’installazione di una protesi che supplisse a QUATTRO, ripeto, QUATTRO denti dell’arcata dentale superiore che sono saltati, ma la mia vita stava diventando un inferno, con continui conati di vomito, danni alle gengive e allo smalto, e via discorrendo. Alla fine, grazie anche al supporto del mio santo Psicoterapeuta, che mi ha seguito negli ultimi anni (ed ancora mi domando come mai non abbia strappato la Laurea e sia andato a zappare patate, e lo dico perché so che mi legge!), e dopo un enorme lavoro fatto su me stesso, e dopo aver rischiato la vita sotto i ferri operatori nonostante la secca fermezza di moltissimi esperti (ma a questo arriveremo dopo), sono giunto alla conclusione che, probabilmente, è meglio così.
Ho qualcosa per cui dovermi vergognare? NO. Io sono un difetto estetico? NO. Questa cosa mi crea problemi fisici o pratici nella vita? NO.
In questi anni ho lavorato in radio senza mai avere alcun problema di dizione, ho intervistato persone, condotto dirette, e, in generale, ho fatto molto altro. Credo sia fondamentale ricordare un po’ di note che riguardano il sottoscritto:
– Ho creato e gestisco, dal 2004, il Blog più antico d’Italia e d’Europa ancora attivo e la stampa si è più volte occupata di me
– Sono stato tra i primi, in Italia, ad intervistare Salvatore Aranzulla quando ancora non era il personaggio che è adesso: trovate l’intervista negli archivi del mio Blog, e non è uno scherzo!
– Sommando il mio Blog, le pagine che gestisco, i miei Social, si giunge ad un numero di visualizzazioni totale che supera, abbondantemente, IL MILIARDO DI VISUALIZZAZIONI TOTALE, o, se preferite, sommando tutti i Social ed il Blog, giungiamo a qualcosa come 4 MILIONI DI VISUALIZZAZIONI AL MESE
– Sono un esperto in Area Social, Web, Media e Sicurezza Informatica: le mie oltre 50 pagine di curriculum raccontano tutte le mie esperienze lavorative precedenti ed attuali
– Ho decine di attestati, talmente tanti che non so più dove appenderli
– Faccio il musicista da quando avevo 4 anni, quindi da 34 anni, e da 24 anni faccio lo speaker alla radio: sono un polistrumentista, nonostante prediliga tastiere e piano
– Ho all’attivo due album musicali pubblicati ed è in preparazione il terzo
– Sono stato Speaker per la Serie A Femminile del Basket
E se volete continuo ancora, ma questo non gioverebbe ne a me, ne tantomeno a voi. Il problema è uno: voi mi considerate un errore.
A voi, magari non a tutti, beninteso, non frega uno stracazzo di niente di tutto quello che sono e che faccio. No. Per voi sono solo un errore da deridere, o, peggio ancora, da mortificare attraverso le vostre stupide ed insensate domande, attraverso la prurigine della vostra curiosità inutile. Ma ditemi una cosa: se vedete una persona senza gamba, gli dite che gli spezzerete anche l’altra, così, tanto per ridere? Se vedete una persona con un difetto estetico di qualsiasi tipo, come gli occhi storti, le gambe di altezze differenti, una donna senza capelli, una persona con sei dita, o altre cose simili, vi divertite a mortificare una persona davanti a tutti scatenando le risate?
Cosa pensate? Che io debba considerarmi un invalido? Che io debba considerarmi un errore? Che io non abbia diritto a parlare, a ridere, a comportarmi come tutti gli esseri umani di questa terra?
E’ per colpa vostra se io non ho realizzato i sogni che avevo: volevo fare lo Youtuber, condurre trasmissioni mie sul Web o in TV, e non avete fatto altro che mortificarmi continuamente in questi anni: mi sono sentito dire che “eh, ma una persona come te non può stare in società!”, oppure – questa fa veramente piangere – una persona che ho amato nel passato mi ha detto “eh, ma tu devi operarti! Qui fanno domande, ed io non posso passare il tempo a rispondere a tutti! Cosa vuoi, viviamo nella società dell’apparire, ed io non posso dare spiegazioni a chi mi fa domande, e non posso certo rischiare di distruggere la mia immagine accanto a te!” E non conto più tutte quelle domande stupide, tutto quel farmi notare un difetto che io non mi sono andato a cercare: mi avete fatto sentire sbagliato, mi avete reso insicuro e convinto di non aver diritto a quello che mi piace, agli amori che mi piacciono, alle persone che mi piacciono, alle mie passioni, ai miei desideri.
Non sapete, probabilmente, fare un millesimo di quello che so fare io, eppure in me vedete solo un errore: ma voi lo sapete a quanto equivalgono 100 VH? Lo sapete che cos’è un Mib13? Lo sapete che cos’è un DROP o un ALTER e in che occasioni si usa? La sapete la differenza tra WordPress MU e WordPress Standard? La sapete creare una repository? Conoscete gli accordi a memoria di centinaia di canzoni? Sapete suonare bendati o scrivere alla tastiera bendati?
E così arriviamo a questa sera, quando stavo parlando, normalmente, e questa persona, nel silenzio del luogo dove mi trovavo, si diverte a farmi questa battuta gratuita che mi attira gli occhi di chiunque. Avendo visto la mia faccia, ha pensato bene di dire “oh compa ma sto scherzando ovviamente”. Ringraziamo, naturalmente, il fatto che, come sempre nella mia vita, ero solo e non ci sia stato un porco che sia uno che abbia preso le mie difese o, quantomeno, che mi abbia detto “non ci pensare, non ti preoccupare, fai finta di niente”. Solo, solo come un cane, come ogni qualvolta in cui sono stato mortificato e ho dovuto ingoiare il rospo, sempre e comunque.
Se ho rinunciato a tutto quello che volevo essere è solo per colpa vostra, che non avete mai voluto credere in me: volevo essere uno Youtuber, volevo condurre programmi alla TV, avevo milioni di idee, ma tutto si riduce a un “e che fai? Ti presenti combinato così? Ma lo sai quante critiche, hater e risate attirerai? Ma devi per forza andare a fare il pagliaccio?” Io non capisco perché le altissime competenze che ho non valgono niente a causa di un difetto estetico che, ripeto, non mi sono nemmeno andato a cercare. Il mio dentista, santa persona, che ha imparato a conoscermi, un giorno mi ha detto: “guarda che tu non hai nessuna colpa, anche perché non te lo sei andato a cercare e anche perché TU NON SEI UN DIFETTO ESTETICO. Fammi capire: un povero cristiano anziano, che magari fa il contadino e non può permettersi un dentista, allora è una persona che dovrebbe essere gettata via?”
E sapete qual è la cosa che veramente più schifo? Che non vi siete nemmeno accorti del mio cuore e dei sentimenti giganteschi che avevo dentro: mi avete abbandonato e ghostato perché “vi rovinavo l’immagine”, oppure non mi avete neanche mai degnato di uno sguardo solo perché conta l’esteriorità, l’aspetto estetico, e continuate a preferite le teste di cazzo che avete accanto piuttosto che una persona che ha un progetto di vita serio e chiaro, perché la società vi da ragione e vi supporta in questa scelta. Io sono quello che non ha diritto di sognare, che non ha diritto di amare, che non ha diritto di ottenere, di fare, di creare, di pretendere, perché io sono quello difettato, e mi fa schifo l’idea che tutti, da ormai dieci anni, mi continuino a ripetere che “eh, se solo risolvessi quel difetto così visibile che hai, a quest’ora saresti pieno di ragazze, di offerte di lavoro nei media, di adulatrici, ma così chi vuoi che ti prenda? Chi vuoi che ti guardi?” Ma che cazzo ne parlo a fare: probabilmente non sarete neanche arrivati a leggere fino a qui e non vi posso nemmeno compatire. A chi interessa, in fondo, il lamento di una persona invisibile, di una persona che la società continua a giudicare sbagliata? Ma figurati.
So soltanto che gran parte della mia vita è delusa, infelice e non si è realizzata come volevo, e la colpa è soltanto vostra, che mi avete fato sentire così: d’altronde, chiedervi di fare una cazzo di autocritica è inutile, perché io non ho nemmeno diritto di lamentarmi. In una società normale e non malata, questo post dovrebbe diventare virale su tutte le piattaforme, ed invece preferite voltarvi dall’altra parte, fare finta di niente. Qui non si tratta di trovare una cura a tutti i costi: il messaggio che sto cercando di fare passare è differente. Ed è che è veramente difficile sentirsi a posto con se stessi, come mi sento io, quando sei circondato da gente che ti ricorda che sei sbagliato. Io ci starei – e ci sto – anche bene con me stesso, ma che senso ha se per il mondo sei sbagliato ed invisibile? Ed è troppo semplice dire: “vabbè, fregatene”. E’ troppo semplice.
Non ve l’ho mai detto, ma i miei sogni me li avete distrutti voi. Ed io non vi perdono.