Solo contro ogni vuoto ma disposto ad andare avanti: bisogna sempre affrontare il cambiamento, il mostro del silenzio e di ciò che non conosciamo…
Solo contro ogni vuoto ma disposto ad andare avanti, come quelle notti che ti ritrovi a camminare, da solo, per le strade ed i marciapiedi deserti ed oscuri, e quasi riesci a comprendere la magia dei gatti che vivono di notte, e, forse, li senti somigliare un po più a te, e forse comprendi perché non hanno paura di niente, non temono il buio, il freddo, la paura del vuoto, del silenzio, dell’oscuro che c’è intorno, specialmente lungo quelle strade lunghe, che corrono lungo un viale senza nemmeno una curva, e sembrano quasi infinite, sembrano quasi non avere una fine ma soltanto un inizio, in cui ti ritrovi a camminare.
E, tra una cosa e l’altra, ti sembra di sentire l’odore dei fiori tutto intorno, degli alberi di zagara agli angoli delle strade, e pensi che il tempo non si è fermato, non si ferma e non si fermerà, come, d’altronde, è anche giusto che sia, e ripensi a come questo tempo stia fuggendo senza che tu possa fare niente tranne che vivere i cambiamenti, tranne che vivere quello che viene così come viene, così come sembra che vada, con qualche lacrime di silenzio e di solitudine di troppo, con qualche parola che vorresti dire, che avresti voluto dire, che non hai detto, che pensavi di poter dire, ma sempre e sicuramente con il costante bisogno di trovare quella strada che, ancora, non c’è e nemmeno sai se mai ci sarà.
E ti ritrovi ancora solo, contro ogni vuoto, contro ogni strada sconosciuta e contro ogni frangente da vivere, ma sempre pronto e sempre disposto ad andare avanti, perché la forza deve nascere da te, deve vivere da te: attendere gli altri, sperare negli altri, farsi forza negli altri è, semplicemente, inutile. Non dimentichiamolo mai!