Strapparsi via i sentimenti

Strapparsi via i sentimenti

Strapparsi via i sentimenti, nonostante il male che fa, specialmente quando diventa necessario per smetterla di soffrire ancora!

Strapparsi via i sentimenti: fa male, ma ti aiuta a tornare a vivere!

Qualche sera fa, riflettevo su quanto sia brutto strapparsi via i sentimenti: mi rendo conto di quanto ciò che sto per dire sia forte, quantomeno come immagine, ma, d’altro canto, non posso non rendermi conto che la vita ci mette spesso nella condizione di dover gettare via i sentimenti che proviamo verso le persone, non fosse altro che per sopravvivere alle esigenze che cambiano, per sopravvivere all’abbandono, per sopravvivere alle scelte che altri hanno preso (anche) per noi. In questo caso non si tratta di una mutazione dell’essere umano, di una crescita che renda necessario un cambiamento: piuttosto, si tratta di un cambiamento generato da una scelta intrapresa da una persona, che però riguarda entrambi. Quando ciò accade, ad esempio perché – come dicevo poc’anzi – qualcuno decide di abbandonarci, o perché i sentimenti sono finiti, o per mille altre dinamiche e variabili che la vita mette in gioco, bisogna essere abbastanza forti da comprendere che le esigenze sono mutate, e, di conseguenza, diventa necessario aggiornare il nostro attuale “status” personale, se così possiamo dire, quasi come se dovessimo riprogrammare ciò che abbiamo vissuto fino a quel momento. E così, diventa necessario perfino strapparsi via i sentimenti, perfino toglierci da dosso tutto quello che ci ha tenuto legati fino a quel determinato momento e che, adesso non è più valido, non è più utilizzabile, non serve più, semplicemente perché sarebbe un voler continuare a sentire delle emozioni e provare dei sentimenti che, concretamente, non esistono più, anche se fa molto male ammetterlo, anche se cerchiamo di non rendercene conto voltandoci dall’altra parte… Ma purtroppo, la verità è davanti ai nostri occhi, anche se vorremmo non vederla… Alla fine, però, talvolta diventa necessario anche concedersi di soffrire, nonostante sia tutto così triste, antipatico e pieno di rabbia, specialmente se pensi che ti ritrovi a vivere emozioni negative che qualcuno ti ha imposto: molto, però, dipende anche da te e dalla scelta più o meno volontaria di non darla vinta a quel dolore e a quella sofferenza che vorrebbero vederti sconfitto.

Fa male, ma è esattamente in quei momenti che capisci che è il momento di crescere. E che indietro non si torna.

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